Reazione a catena, concorrente minacciata dopo coming out: la denuncia
La concorrente di Reazione a catena Sara Vanni ha ricevuto insulti e minacce per il suo orientamento sessuale
Sara Vanni, concorrente e campionessa in carica con le “Sibille” del game show di Rai Uno “Reazione a catena“, ha denunciato su ‘Twitter’ di aver ricevuto insulti e minacce per il suo orientamento sessuale.
La denuncia di Sara Vanni
Questo il tweet pubblicato il 19 agosto: “A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutt* per il supporto”.
In un altro messaggio, Sara Vanni (delle “Sibille”) ha spiegato: “In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la Legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante”.
La solidarietà di Marco Liorni
La concorrente di “Reazione a catena” ha ricevuto la solidarietà del conduttore del programma, Marco Liorni, che su ‘Instagram’ ha scritto: “Un abbraccio anche pubblico alla ‘nostra’ Sara. Fa bene a querelare. Chi insulta, ne risponde e apre il portafoglio ( sperando che apra anche la testa ). Semplice”.
Il nuovo messaggio di Sara Vanni
In un nuovo tweet pubblicato il 20 agosto, Sara Vanni ha scritto: “Sibille pronte per commentare stasera! Guardiamo al futuro, per cortesia”.