Razzi dal Libano sul nord di Israele, 12 morti: Netanyahu annuncia una svolta drammatica per la guerra
Secondo Israele l'attacco con i razzi è opera di Hezbollah che però nega, Netanyahu fa sapere che gli 11 morti verranno vendicati molto presto
Un grave attacco con razzi provenienti dal Libano ha colpito la cittadina druso-israeliana di Majdal Shams, nel nord di Israele, provocando almeno 12 morti e causando una trentina di feriti. Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha deciso di anticipare il suo ritorno dagli Stati Uniti in seguito all’attacco. Una fonte della sua delegazione ha dichiarato che gli eventi a nord potrebbero portare a una drammatica svolta nei combattimenti nell’area.
Israele, il bilancio dei morti a Majdal Shams
Anche un’altra fonte, citata dalla televisione Kan, ha affermato che il disastro di Majdal Shams potrebbe segnare un cambio di direzione nella guerra.
Come riportato dall’Ansa, il gruppo militante Hezbollah è stato ritenuto responsabile dell’attacco, che rappresenta il più grave incidente contro la popolazione civile israeliana da quando Hezbollah ha iniziato a lanciare razzi dopo il 7 ottobre.
Fonte foto: ANSA
Soldati israeliani in azione
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha convocato una riunione di sicurezza con i vertici militari, tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi e i responsabili del fronte nord, per valutare la situazione e pianificare le prossime mosse.
Razzi dal Libano
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf), attraverso il portavoce Daniel Hagari, hanno ribadito la responsabilità di Hezbollah, basandosi su valutazioni della situazione e dell’intelligence a disposizione.
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha confermato di aver discusso l’attacco con Netanyahu, sottolineando che Hezbollah ha superato tutte le linee rosse e che Israele esigerà un prezzo più alto dal gruppo militante.
Katz ha inoltre assicurato che Israele avrà il pieno sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa, anche se non ha fornito dettagli specifici sulle future azioni israeliane.
Netanyahu, ora la linea dura
Nonostante le accuse, Hezbollah ha negato di essere dietro gli attacchi.
Tuttavia, la situazione rimane tesa e la possibilità di un’escalation del conflitto appare sempre più concreta, con le autorità israeliane pronte a rispondere con maggiore determinazione.
A metà giugno Israele aveva annunciato una “pausa tattica” quotidiana a Gaza Sud e migliaia di persone erano scese in piazza contro Netanyahu.
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