Rapimento Eitan, c'è un terzo indagato. La zia è arrivata in Israele
Nuovi sviluppi sul rapimento di Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone
C’è una terza persona indagata per sequestro di persona aggravata per il rapimento del piccolo Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone: oltre al nonno e alla nonna, adesso ci sarebbe anche un 56enne israeliano che era alla guida dell’auto su cui viaggiavano Shmuel Peleg e il bambino per raggiungere la Svizzera. Lo hanno riferito ‘Il Corriere della Sera’ e ‘La Provincia Pavese’.
Nonno, nipote e autista erano stati fermati per un controllo e poi identificati dalla Polizia svizzera, nei pressi dell’aeroporto di Lugano, dove Peleg ed Eitan sono poi saliti su un volo privato con destinazione Israele, dove si trovano attualmente.
Secondo il ‘Corriere della Sera’ il terzo indagato potrebbe essere la stessa persona che il giorno prima aveva affittato l’auto, una Golf blu, a Malpensa.
Eitan, la zia Aya è arrivata in Israele
Intanto, come riportato da ‘TgCom24’, la zia Aya Biran di Eitan è arrivata in Israele.
Aya Biran “è stata accompagnata da poliziotti all’uscita dell’aeroporto, visto che ha ricevuto pesanti minacce sui social media e nei commenti relativi ad articoli pubblicati dalla famiglia Peleg”. Lo ha riferito Or Niko, marito della donna.
Al ‘Corriere della Sera’, alcuni giorni fa Aya Biran aveva detto: “Eitan è cresciuto qui, a Pavia. Parla l’italiano meglio dell’ebraico. Qui ha i suoi amici, le sue cugine, cioè le mie figlie, che ormai per lui sono come sorelle”.
Poi ha chiesto alle autorità italiana “di agire in fretta”.
E ancora: “Il mio appello è rivolto anche alle autorità di Israele: perché ogni giorno che passa può danneggiare ulteriormente un bambino che ha provato l’indicibile. Sappiano tutti che Eitan non si addormenta se non gli tengo la mano, la sera. Che è sereno soltanto quando è in compagnia delle cugine. Lui non sa di essere stato portato via per sempre. Cosa succederà quando lo capirà?”.