Rai condannata per condotta antisindacale nello sciopero dei giornalisti del 6 maggio, dopo il caso Scurati
La Rai è stata condannata per condotte antisindacali nei confronti dei suoi giornalisti durante lo sciopero del 6 maggio
Rai condannata. Il tribunale del lavoro di Roma ha dato ragione ai sindacati dei giornalisti Rai che hanno fatto ricorso contro il comportamento della televisione pubblica durante lo sciopero del 6 maggio scorso, poco dopo il “caso Scurati”.
- La condanna del tribunale del lavoro di Roma
- Gli obblighi della Rai secondo il tribunale
- Lo sciopero del 6 maggio e il caso Scurati
La condanna del tribunale del lavoro di Roma
Nella giornata del 12 luglio il tribunale del lavoro di Roma ha condannato la Rai per aver tenuto comportamenti antisindacali durante lo sciopero dei giornalisti del 6 maggio scorso, organizzato dall’Usigrai.
Alla mobilitazione avevano partecipato molti giornalisti della rete, ai quali però sarebbe stato impedito di leggere il comunicato che spiegava le motivazioni della mobilitazione e la ragione per cui, in quella giornata, gli aderenti avevano deciso di non lavorare.
Antonio Scurati
Lo sciopero era stato indetto sia per ragioni contrattuali e di stabilizzazione del lavoro di alcuni giornalisti, sia per protestare contro quello che i giornalisti stessi avevano definito il: “controllo asfissiante del lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo“.
Gli obblighi della Rai secondo il tribunale
Il tribunale di Roma ha quindi deciso che non permettere ai giornalisti di leggere il comunicato del proprio sindacato in onda è una violazione, per la quale la Rai dovrà fare ammenda in due modi diversi.
Per prima cosa dovrà pubblicare la sentenza di condanna emessa dal tribunale del lavoro sui tre principali quotidiani generalisti italiani, ovvero Il Corriere della Sera, la Repubblica e La Stampa, nelle edizioni cartacee e digitali.
Inoltre, dovrà far leggere il comunicato dello sciopero durante i telegiornali della rete Rai News 24, preceduti da questa dicitura: “il presente comunicato sindacale viene letto oggi, in virtù di provvedimento giudiziale, in quanto la sua lettura era stata illegittimamente omessa nella giornata di sciopero proclamata per il 6 maggio”.
Lo sciopero del 6 maggio e il caso Scurati
Il periodo in cui si svolgeva lo sciopero del 6 maggio dei giornalisti Rai era stato particolarmente turbolento per la televisione pubblica, in quanto era immediatamente successivo alla vicenda attorno allo scrittore Antonio Scurati.
L’intellettuale avrebbe dovuto leggere un proprio monologo in occasione della Festa della Liberazione, ma poco prima del suo intervento il suo contratto era stato annullato dalla Rai, adducendo ragioni economiche.
La conduttrice della trasmissione durante la quale il monologo avrebbe dovuto svolgersi, Serena Bortone, lesse comunque in diretta il testo. Per questo è stata sospesa per sei giorni dall’azienda.