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Raggirato via sms e derubato di 10 mila euro: come funziona la truffa del finto bancario

Un uomo è stato derubato di 10 mila euro con la truffa del finto bancario. Grazie a un carabiniere fuori servizio, il responsabile è stato arrestato

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Un uomo del Nord Italia è stato vittima di una truffa del finto bancario che gli è costata 10 mila euro. Tutto è iniziato con un innocuo sms, seguito da una telefonata di un falso operatore della banca. Convinto di proteggere i propri risparmi, l’uomo ha trasferito la somma su un conto “sicuro”, cadendo nella trappola. Grazie all’intuito di un carabiniere fuori servizio, il responsabile, un 48enne di Taranto, è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari.

Come funziona la truffa del finto bancario

Il meccanismo è semplice ma efficace. La vittima riceve un sms ingannevole, che sembra provenire dalla banca, con un messaggio urgente: un tentativo di accesso non autorizzato al conto.

L’ansia generata dalla comunicazione spinge il destinatario a seguire le istruzioni fornite, che includono una chiamata a un “addetto alla sicurezza bancaria”.

carabinieriFonte foto: iStock

Il presunto truffatore è stato scoperto da un carabiniere fuori servizio

Quest’ultimo, con tono rassicurante, convince la vittima a trasferire i soldi su un conto “protetto”, che in realtà appartiene ai truffatori.

Il ruolo decisivo del carabiniere fuori servizio

Il truffatore è stato scoperto grazie alla prontezza di un carabiniere libero dal servizio.

Il militare ha notato l’uomo mentre, con fare sospetto, prelevava 3 mila euro in contanti in un ufficio postale di Castellaneta.

Insospettito, il carabiniere ha allertato i colleghi e avviato i controlli. Gli accertamenti hanno rivelato che il conto del sospettato aveva appena ricevuto un bonifico istantaneo di 10 mila euro. Il truffatore non è stato in grado di giustificarne l’origine.

Come difendersi dalla truffa del finto bancario

Le autorità consigliano alcune precauzioni per evitare di cadere in queste trappole:

  • Non fidarti di sms o telefonate sospette. Le banche non richiedono trasferimenti o dati sensibili via messaggi.
  • Verifica sempre l’identità dell’interlocutore contattando direttamente il servizio clienti ufficiale.
  • Non condividere codici o credenziali con nessuno, nemmeno con chi dice di rappresentare la banca.
  • Denuncia immediatamente ogni sospetto alle forze dell’ordine.

Grazie a queste misure e all’intervento delle autorità, è possibile limitare i danni causati da questa crescente forma di truffa.

truffa-finto-bancario Fonte foto: iStock
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