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Ragazza suicida in carcere, aveva scritto a Maria De Filippi: il suo disperato appello alla conduttrice

Una ragazza 27enne si è suicidata in carcere a Verona: alcuni mesi prima aveva scritto una lettera a Maria De Filippi, mai arrivata alla conduttrice

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Ci sono nuovi dettagli sulla morte di una ragazza di 27 anni che, nella notte tra il 1° e il 2 agosto 2022, si è suicidata nel carcere di Montorio a Verona, inalando gas dal fornelletto in cella. La giovane aveva scritto una lettera a Maria De Filippi per chiedere aiuto, ma la conduttrice non ha mai ricevuto la missiva.

La scoperta della lettera

A scoprire la lettera che la ragazza aveva scritto a Maria De Filippi, ritornata al suo indirizzo di casa a Verona (probabilmente per un errore nell’indirizzo di destinazione) è stato il padre della 27enne, mentre riordinava gli oggetti appartenuti alla figlia dopo la sua tragica scomparsa.

Il testo della lettera

Il ‘Corriere della Sera’ riporta il contenuto della lettera. La giovane ha scritto a Maria De Filippi: “Montorio, Verona. Ciao Maria, ti scrivo questa lettera per raccontarti la mia storia e per chiederti aiuto. (…) Ho appena compiuto 26 anni, sono di origini albanesi ma sono cresciuta in Italia. Ora purtroppo mi trovo nel carcere di Montorio, sono finita qui perché ho avuto un’infanzia e un’adolescenza difficili con tanti problemi, non ho avuto la forza di reagire e mi sono buttata nella droga”.

Ragazza suicida in carcere, aveva scritto a Maria De Filippi: il suo disperato appello alla conduttriceFonte foto: ANSA
Maria De Filippi non ha mai ricevuto la lettera che le ha scritto la ragazza.

Nella lettera si legge ancora: “Maria, ti prego, ti chiedo di aiutarmi, voglio uscire fuori da tutta questa situazione, voglio smettere con la droga, voglio finire con il carcere, ma ho bisogno di qualcuno che mi dia una possibilità. Ho 26 anni, ho ancora una vita davanti, voglio sistemarmi, avere un futuro, riprendere i rapporti con la mia meravigliosa famiglia. Oggi ho la voglia, il coraggio di voler cambiare, voglio ricominciare e lasciarmi tutto alle spalle, ho bisogno di un aiuto, di trovare un lavoro. Voglio vedere gli occhi di mia madre piangere nel vedermi realizzata e non perché sta soffrendo per colpa mia”.

Nel testo, la giovane ha fatto riferimento anche al figlio: “Nessuno mi stava aiutando, così mi hanno rimessa in carcere e portato via il piccolo. Volevo morire. Perché non mi hanno mandata in comunità con il mio piccolo angelo, perché invece mi hanno spezzato il cuore così? Ogni giorno, ora, mi chiedo dov’è, come sta, di che colore sono i suoi occhi e mi sento in colpa per non aver potuto fare niente per lui. Non potrò mai dimenticare, mai”.

L’appello a Maria De Filippi: “Maria, te lo chiedo con il cuore in mano, se hai qualche possibilità di aiutarmi a scontare fuori dal carcere, poi starà a me dimostrare che ce la voglio fare. Io ti chiedo di aiutarmi, di darmi una possibilità, so fare tante cose e soprattutto ho ritrovato la voglia di vivere, di recuperare gli anni persi, voglio smetterla di distruggermi con le mie mani. Ora ti saluto, ti mando un abbraccio e aspetto la tua risposta con tutto il cuore”.

Perché la ragazza era in carcere

La ragazza suicida in carcere si trovava rinchiusa nel penitenziario di Verona per qualche furto e rapina di modica entità. La lettera a Maria De Filippi è stata scritta il 10 ottobre del 2020 dalla casa circondariale di Montorio, la stessa dove la 27enne avrebbe poi deciso di farla finita un anno e 11 mesi dopo l’invio di quella lettera mai giunta a destinazione.

De Filippi Fonte foto: ANSA
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