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Raffaele Caiazzo in carcere per l'omicidio a Sant'Antimo: cos'ha detto nell'interrogatorio sui cognati uccisi

Caiazzo, che si è costituito dopo il duplice omicidio, ha fornito la sua versione dei fatti su quanto successo a Sant'Antimo

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Raffale Caiazzo, l’uomo reo confesso per il duplice omicidio di Sant’Antimo a Napoli, è stato condotto nel carcere di Poggioreale dove è stato sottoposto a interrogatorio. E nel corso del lungo incontro con le forze dell’ordine, il 44enne ha reso delle parziali ammissioni che hanno permesso di convalidare lo stato di fermo per il duplice omicidio di Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane.

Le accuse al killer di Sant’Antimo

Il 44enne Raffaele Caiazzo si è costituito spontaneamente nella giornata di giovedì 8 giugno 2023, a poche ore dal duplice omicidio di Cammisa e Pesacane. L’uomo, presentatosi alla stazione dell’Arma di Gricignano d’Aversa, nel Casertano, avrebbe quindi ammesso le sue colpe.

Per l’accusa Caiazzo avrebbe agito sulla scorta del sospetto che le due vittime fossero amanti, e avrebbe sparato prima a Cammisa in strada e quindi alla nuora in casa, per poi dileguarsi salvo poi costituirsi.

Cosa ha detto Caiazzo nell’interrogatorio

Ma nel corso della giornata Caiazzo ha fornito dettagli su quello che è accaduto a Sant’Antimo nella giornata dell’8 giugno. Interrogato in carcere, il 44enne ha parzialmente ammesso le sue responsabilità nell’omicidio del 29enne Luigi Cammisa e della 24enne Maria Brigida Pesacane.

Secondo quanto si apprende, infatti, Caiazzo ha ammesso di aver sparato e ucciso il genero 29enne, ma di avere un vuoto di memoria dei momenti successivi, e dunque di non ricordare di avere ammazzato anche la nuora.

L’uomo, sentito dai pm, ha ammesso che già da qualche tempo sospettava che tra i due cognati vi fosse una relazione, e di averlo detto anche ai due figli, coniugi delle vittime, che però lo avevano accusato di inventarsi tutto e di essere un ‘rovina famiglie’.

Il tentativo di allontanamento

È proprio dai sospetti sul tradimento e le possibili bugie che Caiazzo era stato allontanato dalla famiglia. Il 44enne, infatti, ha raccontato che il figlio Alfredo lo aveva minacciato di non fargli più vedere i nipoti, in particolare il maschietto cui il nonno era particolarmente legato, se avesse continuato con l’ossessione della relazione tra i cognati.

I litigi e le minacce non hanno però sortito effetto, e nella mattina di giovedì 8 giugno 2023 Caiazzo ha preso una pistola e ha ucciso in strada chi, secondo lui, stava effettivamente rovinando la famiglia e gli equilibri.

raffaele-caiazzo Fonte foto: ANSA
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