Quinta notte di scontri in Francia, auto contro la casa di un sindaco: feriti moglie e figlio
Quinta notte di scontri dopo la morte di Nahel, il 17enne ucciso da un agente di polizia. Oltre 700 persone sono state arrestate dopo le rivolte
Non si fermano le proteste in Francia dopo l’omicidio di Nahel M., il 17enne ucciso da un agente di polizia. Nella scorsa notte, la quinta dall’inizio degli scontri, una persona non identificata si è lanciata con un’auto in corsa contro la casa del sindaco di un comune alle porte di Parigi, ferendo la moglie e uno dei figli.
- Quinta notte di scontri in Francia
- L’attentato contro il sindaco
- Moglie e figlio feriti, auto in fiamme
Quinta notte di scontri in Francia
Quinta notte di scontri in Francia, che fanno seguito all’uccisione del giovane Nahel, 17enne morto a causa degli spari di un agente di polizia nel quartiere parigino di Nanterre.
Nella sola notte tra il primo e il due luglio, oltre 700 persone sono state arrestate dalle forze dell’ordine (719 secondo il ministero dell’Interno) e 45 agenti sono rimasti feriti. I manifestanti hanno inoltre dato fuoco a quasi 600 automobili e appiccato roghi in strada e all’interno di 74 palazzi.
Cette nuit, un cap a été franchi dans l’horreur et l’ignominie. Mon domicile a été attaqué et ma famille victime d’une tentative d’assassinat.
Ma détermination à protéger et servir la République est plus grande que jamais. Je ne reculerai pas. #PasPourRien #Emeutes ⤵️ pic.twitter.com/9HW1eAFCXN
— Vincent Jeanbrun (@VincentJeanbrun) July 2, 2023
Il tweet con il quale il sindaco di L’Haÿ-les-Roses, Vincent Jeanbrun, ha denunciato l’attacco contro la sua abitazione, nel quale sono rimasti feriti la moglie e uno dei figli
Il governo ha schierato circa 45mila agenti nelle strade francesi, nel tentativo di placare i rivoltosi. Nonostante ciò, in un comune non distante da Parigi, una persona si è lanciata a bordo di un’auto contro la macchina del sindaco.
L’attentato contro il sindaco
È avvenuto nel comune di L’Haÿ-les-Roses, alle porte di Parigi. A denunciarlo è stato lo stesso sindaco, Vincent Jeanbrun, con un post su Twitter. L’uomo, portavoce dei Républicains, ha raccontato del “tentativo di assassinio” subito dalla sua famiglia intorno all’1 e mezza di notte.
Secondo lo stesso sindaco, un’auto in corsa è stata lanciata contro la sua abitazione, e sua moglie e uno dei suoi due figli piccoli sono rimasti feriti, in quello che il primo cittadino ha definito “un tentativo di omicidio di indicibile vigliaccheria”.
Intanto, l’ufficio del procuratore di Cre’teil ha confermato che è stata aperta un’inchiesta per tentato omicidio. L’episodio è avvenuto mentre Jeanbrun si trovava barricato nella sede del municipio, per l’occasione circondato da filo spinato, dove “per tre notti” si era fermato per dare il suo contributo in una simile situazione di emergenza.
Moglie e figlio feriti, auto in fiamme
Un gruppo di persone si è quindi riunito davanti la casa del sindaco, nella quale erano presenti la moglie e due figli piccoli. Gli assalitori sono fuggiti alla vista dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, ma non prima di aver dato alle fiamme anche l’auto di famiglia del sindaco.
Come riportato dalla BBC, la moglie del sindaco ha riportato una frattura alla tibia, una “lesione abbastanza grave”, mentre non ci sono aggiornamenti sulle condizioni dei figli, portati via dalla donna subito dopo l’attacco, mentre i protestanti le sparavano contro razzi pirotecnici.
Secondo le prime ricostruzioni, la vettura è stata lanciata “con la chiara intenzione di incendiare la casa del sindaco“. E sull’argomento è intervenuta anche la premier francese, Elisabeth Borne, che ha definito quanto accaduto “intollerabile” e ha assicurato che “i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza”.