Quando scatta l'ora solare 2024, lancette indietro di un'ora: gli effetti sulla salute e sulle bollette

Torna l’ora solare anche nel 2024. Nella notte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre, alle 3, sarà necessario spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro, mettendole quindi sulle 2. Addio all’ora legale e giornate che di conseguenza si accorceranno per l’arrivo anticipato del buio. Vediamo gli effetti sulla salute e sulle bollette.

• Scatta l'ora solare 2024: quando e cosa comporta
• Torna l'ora solare: gli effetti sulla salute
• La regola del 3-2-1
• I risparmi energetici dell'ora legale

Scatta l’ora solare 2024: quando e cosa comporta

Contrapposta all’ora legale, l’ora solare viene adottata nell’ultimo weekend di ottobre e porta a spostare le lancette un’ora indietro, tornando all’orario naturale, quello che segue l’andamento del sole e coincide con il fuso orario del nostro Paese.

Seppure si tratti di uno spostamento minimo, di una sola ora, questo può causare diversi scompensi sia alla salute che, come conseguenza, anche alle bollette.

Fonte foto: IPA

Torna l’ora solare: gli effetti sulla salute

Ogni cambio d’ora può portare con sé infatti stanchezza, stress, irritabilità. A soffrirne è circa 1 persona su 3 e, tra questi, coloro i quali patiscono maggiormente restano gli individui che subiscono un’alterazione del ritmo sonno-veglia.

Secondo il prof. Luigi Ferini Strambi, professore ordinario di Neurologia all’Università Vita – Salute San Raffaele e direttore del Centro di Medicina del Sonno all’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, un modo per combattere e minimizzare gli effetti del cambio dell’ora è quello di adottare la regola del 3-2-1.

Tale regola è stata inventata da M. Safwan Badr, professore e direttore del dipartimento di Medicina interna della Wayne State University School of Medicine di Detroit.

La regola del 3-2-1

Cosa implica la regola del ‘3-2-1’? Per rispettare i dettami del professore Badr, occorre smettere di mangiare 3 ore prima di andare a letto, smettere di lavorare 2 ore prima e di usare dispositivi elettronici un’ora prima di dormire.

Così facendo, si favorisce la produzione di melatonina, l’ormone che concilia il sonno e si avvicina l’obiettivo consigliato a tutti di dormire, in media, 7 ore.

È bene ricordare inoltre che i disturbi del sonno possono portare a problemi di salute come diabete, obesità e ipertensione e influire su attenzione, tempi di reazione e sbalzi d’umore.

I risparmi energetici dell’ora legale

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha stimato i vantaggi dell’ora legale e si è fatta promotrice di una petizione per tenerla tutto l’anno.

Secondo la Sima, l’ora legale permanente produrrebbe un risparmio sui consumi di energia di circa 720 milioni di kwh equivalenti ad un risparmio pari a 204 milioni di euro annui.

Dall’ora legale arrivano anche benefici per l’ambiente e la salute pubblica considerato il taglio alle emissioni di CO2. Il dibattito è aperto da anni per quale delle due “ore” optare, proprio a causa dei risparmi cui l’ora legale è connessa.

Fonte foto: IPA