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Quando riaprono le scuole? La proposta di De Luca per frenare i contagi riapre il dibattito. Tutte le ipotesi

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha lanciato la sua proposta sulla riapertura delle scuole per arginare la diffusione del Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Durante le festività natalizie, come ogni anno, le scuole di tutta Italia rimangono chiuse. La novità di quest’anno, però, è l’incertezza su quando e come riapriranno. Il rientro in aula, attualmente, è previsto nelle diverse regioni italiane tra il 7 e il 10 gennaio 2022. Nei giorni scorsi, però, è tornato d’attualità il tema della didattica a distanza. L’obiettivo del governo, a oggi, è però quello di limitare al massimo il ricorso alle lezioni da casa.

Il dibattito su quando e come riapriranno le scuole in Italia dopo le festività natalizie è aperto già da alcune settimane e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca lo ha ora alimentato con una nuova proposta.

Riapertura scuole: la proposta di De Luca

Sulla sua pagina ‘Facebook’, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha pubblicato un post intitolato “Per la scuola misure semplici e gestibili”.

Nel post di De Luca si legge: “In relazione alla riapertura delle scuole, sento circolare l’ipotesi di tenere a casa i bambini non vaccinati. Mi sembrerebbe una misura tanto odiosa e discriminatoria, quanto ingestibile. Credo che si debbano prendere misure semplici ed equilibrate, con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre”.

La proposta del presidente della Regione Campania: “Nel quadro attuale di diffusione del contagio fra i giovanissimi, mi parrebbe una misura equilibrata e di grande utilità il semplice rinvio del ritorno a scuola. Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca”.

La chiosa finale di Vincenzo De Luca: “Non sarebbe di certo una misura ideale, ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico”.

Già a fine dicembre, De Luca aveva avanzato l’ipotesi di tenere chiuse le scuole per un mese per arginare la diffusione del coronavirus. Nella stessa occasione, il presidente della Regione Campania aveva anche criticato duramente il governo.

Riapertura scuole: la posizione del ministro Bianchi

L’obiettivo del governo è quello di limitare al massimo il ricorso alla didattica a distanza.

Nel recente incontro con le Regioni, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito che “per il governo è fondamentale tutelare la didattica in presenza”.

Scuola e quarantena: le ipotesi

Il dibattito sul rientro a scuola degli studenti è, però, ancora aperto. Sono allo studio, infatti, nuove regole in termini di quarantena.

Come riporta ‘La Repubblica’, le Regioni hanno proposto di differenziare le regole tra alunni vaccinati e non. La proposta è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, l’autosorveglianza (per 5 giorni) per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con Dad (laddove prevista) e test al termine dell’isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell’infanzia rimarrebbe, invece, la quarantena di 10 giorni per tutti con tampone in presenza di un solo caso positivo.

L’ipotesi avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del governo.

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