Protesta dei trattori a Sanremo, vogliono di nuovo salire sul palco dopo la lettera letta da Amadeus nel 2024
Gli agricoltori tornano a Sanremo con una nuova protesta. Chiedono prezzi equi e denunciano l’impatto delle politiche green sui terreni coltivabili
Torna anche quest’anno la protesta dei trattori a Sanremo. Gli agricoltori, sotto la sigla “Agricoltori italiani”, hanno chiesto di poter leggere una nuova lettera durante il festival della musica. Il tema è quello del prezzo giusto per i prodotti, ma anche una critica ai progetti green che invadono i terreni agricoli.
La protesta dei trattori
Anche quest’anno gli agricoltori tornano a far sentire la loro voce a Sanremo. Dopo che nel 2024 la protesta aveva ottenuto visibilità con la lettura di una lettera sul palco dell’Ariston, nel 2025 il movimento “Agricoltori Italiani” chiede di nuovo spazio durante il Festival della Canzone Italiana. I
l tema principale è il diritto a un prezzo equo per i prodotti agricoli, ma la lettera tocca anche questioni ambientali, come la critica alla crescente installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli.
Fonte foto: IPA
Secondo gli agricoltori, infatti, i progetti green rischiano di occupare tutto lo spazio agricolo e di rovinare per sempre il futuro (parte dello slogan di quest’anno) delle terre italiane.
Cosa chiedono gli agricoltori
Nella lettera inviata agli organizzatori del Festival, gli agricoltori sottolineano quindi non solo le difficoltà affrontate nell’ultimo anno, tra proteste e sacrifici. La loro richiesta principale è un sistema che garantisca prezzi giusti per i loro prodotti, senza svendere l’agricoltura italiana alle multinazionali.
Il documento esprime anche preoccupazione per l’espansione di progetti legati alla transizione ecologica, che in alcuni casi sottraggono spazio ai terreni coltivabili.
Infine, un altro tema caro è quello della difesa delle piccole realtà rurali, che rischiano di essere messe in difficoltà da politiche agricole e industriali non sostenibili.
La lettera della scorsa edizione
Nel 2024, il coordinamento “Riscatto Agricolo” aveva inviato un messaggio letto da Amadeus durante la kermesse. In quell’occasione, la protesta si concentrava sulla disparità di prezzo tra produzione e vendita al dettaglio, sottolineando il peso delle speculazioni sul mercato agricolo.
Anche allora, gli agricoltori denunciavano il rischio di un’agricoltura sempre più sacrificata a favore di politiche ambientali squilibrate. Quest’anno, le rivendicazioni restano simili, ma con un focus più marcato sull’impatto delle nuove strategie green sui terreni coltivabili.
Il messaggio degli agricoltori è chiaro: serve una politica che coniughi sostenibilità e tutela del settore primario, senza penalizzare chi lavora la terra ogni giorno.
