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Protesta agricoltori coi trattori in Italia e in Europa, perché manifestano e cosa chiedono all'Ue

Le proteste degli agricoltori con i trattori bloccano l'Europa, dalla Francia all'Italia: cosa chiedono alla Ue

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Le proteste degli agricoltori con i trattori dilagano in Europa. Dopo giorni di mobilitazioni in Francia, manifestazioni, cortei e blocchi stradali stanno avvenendo anche in diversi altri Paesi europei, a partire da Italia e Germania. Alla base delle proteste, rivolte in particolare contro l’Ue, l’aumento dei costi di produzione, il calo delle remunerazioni e le politiche europee sul settore agroalimentare.

Il blocco dei trattori in Francia

Come era già successo nei giorni scorsi, lunedì 29 gennaio in Francia gli agricoltori si sono mobilitati di nuovo per protestare contro le politiche del governo francese e chiedere maggiori tutele per il settore agroalimentare.

Centinaia di trattori hanno bloccato l’accesso ad alcune strade e autostrade, in particolare le principali vie d’accesso a Parigi. Gli agricoltori francesi protestano contro le politiche agricole dell’Unione europea ma anche contro quelle di Parigi.

Al governo francese contestano in particolare l’aumento della burocrazia e il divieto di alcune sostanze che provocherebbe la concorrenza sleale di altri Paesi Ue come l’Italia.

Le proteste degli agricoltori in Italia e in Europa

Nei giorni scorsi le proteste degli agricoltori si sono estese a tutto il continente: scene di decine e centinaia di trattori che bloccano strade e porti si sono viste prima in Germania e poi anche in Belgio, Polonia, Romania, Ungheria, Grecia e Spagna.

E in Italia: martedì 30 gennaio centinaia di agricoltori hanno dato vita a varie forme di protesta, da nord a sud. Oltre 250 trattori provenienti dalle province di Milano, Pavia e Lodi hanno avviato un presidio che durerà 5 giorni e 5 notti al casello autostradale di Melegnano, nell’hinterland di Milano.

Protesta agricoltori coi trattori in Italia e in Europa, perché manifestano e cosa chiedono all'UeFonte foto: ANSA
 La protesta degli agricoltori dell’Irpinia a Flumeri (Avellino)

Ci sono state numerose altre manifestazioni in varie altre zone d’Italia: al porto di Cagliari pastori e agricoltori hanno dato vita a un sit-in e tentato di bloccare i camion in entrata e uscita. Centinaia di trattori si sono radunati davanti al casello dell’A1 tra Sinalunga (Siena) e Foiano della Chiana (Arezzo).

Blocchi e presidi ci sono stati anche a Voghera, Grosseto, Lecce, in Liguria sulla A7 Genova-Milano, nel Reggino, in Abruzzo, a Macerata e in provincia di Avellino.

Cosa chiedono gli agricoltori all’Ue

Gli agricoltori protestano soprattutto contro l’inflazione e l’aumento dei costi dell’energia, sostenendo di non essere pagati abbastanza e di dover rispettare una eccessiva regolamentazione. In Francia e Germania in particolare sono arrabbiati per la graduale eliminazione delle agevolazioni fiscali sul gasolio agricolo.

Diverse sono le preoccupazione condivise dagli agricoltori italiani, francesi e del resto d’Europa, come l’aumento del costo del gasolio agricolo, i ritardi nel pagamento dei sussidi UE e la concorrenza delle importazioni più economiche.

Nel mirino degli agricoltori anche le politiche agricole comunitarie e le conseguenze, dirette e indirette, del Green Deal, una serie di misure promosse dalla Commissione Ue per rendere l’economia europea più sostenibile e meno dannosa per l’ambiente.

Gli agricoltori contestano in particolare l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive, l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%.

protesta-agricoltori-trattori Fonte foto: ANSA
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