Proroga stato d'emergenza, slitta il Cdm: cosa è successo
Alla Camera è venuto a mancare il numero legale per il voto sulla proroga dello stato d'emergenza
Per la seconda volta viene a mancare il numero legale alla Camera sul voto per la proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio e sul nuovo Dpcm, dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza. In questa seconda votazione, come riporta l’Ansa, i voti mancanti per il raggiungimento del numero legale erano otto.
Proroga stato d’emergenza, Meloni: “Maggioranza in frantumi”
Il centrodestra non ha partecipato né alla seconda votazione né alla prima, che ha avuto luogo alle 13.30, esultando per l’esito. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha dichiarato quanto riporta l’Ansa: “Alla Camera sinistra e Cinquestelle non riescono a garantire il numero legale nel voto sulla loro risoluzione sulle misure di contenimento del coronavirus, nella quale hanno ingannevolmente inserito anche la proroga dello stato di emergenza”.
“È questa maggioranza in frantumi che dovrebbe gestire l’aumento dei contagi, le risorse del Recovery Fund, la stagione complessa che stiamo affrontando? Le cose andranno sempre peggio, come abbiamo ampiamente previsto da mesi”, ha osservato Meloni.
“Abbiamo una Italia ristretta, chiusa, fascista”, ha commentato Sgarbi, durante il suo intervento alla Camera.
Proroga stato d’emergenza, la richiesta della maggioranza
Alcuni deputati della maggioranza, tra cui Emanuele Fiano, Davide Crippa, Federico Fornaro e Silvia Fregolent, hanno chiesto che i 41 deputati assenti per la quarantena fossero considerati “in missione“, cioè assenti giustificati, per abbassare così il quorum per il numero legale.
Ma il vicepresidente Ettore Rosato ha precisato che questa giustificazione va richiesta esplicitamente dai deputati che non possono prendere parte alla seduta, un’operazione che non è stata fatta dai 41 assenti.
Proroga stato d’emergenza e Dpcm, slitta il Cdm
Dopo il voto in Aula, potrebbe dunque slittare il Consiglio dei ministri convocato per la proroga dello stato d’emergenza e l’approvazione del nuovo decreto legge per la gestione della pandemia di coronavirus. Secondo fonti di governo citate dall’Ansa, non è stata ancora presa una decisione ufficiale ma è probabile che il Cdm slitti da stasera a domani.
Proroga stato d’emergenza, ok dal Senato
La votazione in Senato ha invece approvato con 138 voti favorevoli, 2 contrari e 12 astenuti, la risoluzione di maggioranza che impegna il governo a prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Il voto è avvenuto dopo le comunicazioni del ministro della salute, Roberto Speranza, sulle misure di contenimento del Covid.
Bocciata invece la risoluzione proposta dall’opposizione sulla richiesta di “un ampio e approfondito dibattito parlamentare sulla effettiva necessità e opportunità” di prorogare lo stato d’emergenza, e di non continuare a utilizzare lo strumento dei dpcm per “l’adozione di misure volte al contenimento dell’epidemia” ma, “come previsto dalla Costituzione”, di fare ricorso al decreto legge, che consente un più ampio coinvolgimento del Parlamento.