Promessa del basket muore in una sparatoria: Darius Lee ucciso da Harlem, aveva solo 21 anni. Killer in fuga
Darius Lee, promessa del basket americano, è stato ucciso nell'ennesima sparatoria avvenuta negli Stati Uniti
Terza sparatoria in poche ore negli Stati Uniti. Dopo le due registrate a Washington, questa volta il sangue scorre per le strade di Harlem. La vittima è Darius Lee, promessa del basket americano. Aveva solo 21 anni. Tutto è avvenuto nella notte tra domenica 19 giugno e lunedì 20 giugno, in occasione della festa per l’abolizione della schiavitù (Juneteenth).
Chi era Darius Lee
Il mondo del basket è in lutto. Darius Lee, 21 anni, era una promessa della pallacanestro americana, nonché studente dell’ultimo anno alla Houston Baptist University, in Texas.
Lee avrebbe dovuto laurearsi a dicembre con una tesi in management sportivo. Era stato nominato studente-atleta dell’anno dall’università.
“Siamo devastati. Era un giovane straordinario che amava sua madre, la sua famiglia, i suoi compagni. Siamo scioccati”, ha dichiarato il suo coach, Ron Cottrell.
La sorella di Darius Lee, Tiara, ha invece detto che “era un ragazzo innocente, andava a scuola e giocava a basket. Gli importava solo del basket”.
“Aveva deciso di restare fuori un giorno, ed ecco cosa è successo. Mio fratello è stato ucciso senza nessuna colpa”, ha concluso.
Darius Lee
La sparatoria
Stando a quanto riferito dalla polizia, nella sparatoria sono rimaste ferite altre 8 persone, 6 uomini e 2 donne: sarebbero tutti in condizioni stabili.
La festa per l’abolizione della schiavitù, secondo quanto riportato dal New York Daily News, era stata organizzata dal rapper di Harlem Rich Rhymer: sul suo account Instagram aveva pubblicato gli inviti.
Tra gli invitati anche Darius Lee, cresciuto proprio ad Harlem: era appena tornato a casa per le vacanze estive.
Il killer in fuga
Dopo aver sparato sulla folla, il killer si è dato immediatamente alla fuga e risulterebbe ancora a piede libero.
Al momento, infatti, è stata ritrovata solo una pistola: ancora ignoto il movente.
L’ennesima sparatoria negli Stati Uniti, dopo quelle recenti di Washington e nel Maryland.