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Professore rifiuta il compito in classe di uno studente trans: “Non sei un uomo ma una donna”

È successo al liceo Cavour di Roma, dove un prof ha rifiutato il compito di uno studente trans nonostante il regolamento d’istituto permetta gli alias

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La denuncia arriva dal liceo Cavour di Roma, dove un professore è stato accusato di transfobia per aver rifiutato il compito di un suo studente.

Il ragazzo, uno studente trans, si è firmato con il nome da lui scelto, come concesso dal ‘Regolamento dell’Identità Alias’ approvato nell’istituto.

Il compito rifiutato

Trovandosi davanti l’elaborato del suo studente, non ritendendolo “congruo” al genere riportato sulla carta d’identità, il professore ha deciso di cancellare la firma e annullare il compito.

Professore rifiuta il compito in classe di uno studente trans: “Non sei un uomo ma una donna”Fonte foto: ANSA
Una classe durante una lezione

Come riportato dal Messaggero, il docente avrebbe anche motivato la sua scelta dicendo di avere davanti null’altro che “una donna, non posso riferirmi a te diversamente. Sei una donna, non un uomo”.

Il ragazzo, maggiorenne con disturbi dell’apprendimento, ha subito ricevuto la comprensione e la solidarietà dei compagni, che in poco tempo hanno dato il via alle proteste contro il professore.

Il regolamento d’istituto

Un primo problema, che si potrebbe definire “burocratico”, deriva dalla mancata applicazione del regolamento d’istituto da parte del professore.

L’articolo 4 del regolamento del liceo, approvato nel 2021, prevede infatti per gli studenti la possibilità di avere un’identità differente rispetto a quella anagrafica, utilizzando un “alias”.

In una nota pubblicata sui social, il collettivo “Tommie Smith”, ha raccontato parte della dinamica: “Uno studente trans che ha attivato la Carriera Alias ha ricevuto il suo compito in classe, che ha firmato con il nome di elezione e ha trovato il nome sbarrato. Lo studente ha poi subito un attacco dal suo docente”.

La nota spiega che la discussione è poi proseguita in vicepresidenza, dove il professore ha mantenuto la sua linea nonostante la stessa vicepreside abbia preso le difese del ragazzo.

Le discriminazioni nelle scuole

Sempre nella nota, i ragazzi del collettivo scolastico ci tengono a precisare che “Non è la prima volta che capitano episodi di questo genere nelle scuole, e noi studenti e studentesse del Cavour pretendiamo che vengano presi provvedimenti disciplinari e legali nei confronti del docente perché ognuno deve poter avere la libertà di esprimere al meglio la propria persona”.

“Il ruolo dell’insegnante è quello di fare un passo in avanti verso chi ne ha bisogno, non due indietro assumendo comportamenti discriminatori, sessisti e transfobici”.

La Carriera Alias

Della questione ha poi parlato a Repubblica Pietro Turano, portavoce del Gay Center, che ha definito l’attivazione della Carriera Alias “uno strumento fondamentale nel deserto normativo italiano”.

La cosiddetta “Carriera Alias” è intesa come un profilo burocratico, alternativo e temporaneo, riservato agli studenti transgender. Un nome sostitutivo, appunto un “alias”, da utilizzare nei documenti ufficiali.

Molti sono gli istituti scolastici e gli atenei universitari che hanno condiviso questa norma, inserendola nei propri regolamenti.

Ma le difficoltà avvengono sia nella mancata applicazione del regolamento che nell’assenza di provvedimenti. Che al momento, per il professore protagonista di questa vicenda non sono ancora stati presi.

classe_scuola_foto Fonte foto: ANSA
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