Prodi provoca Salvini: "È uguale a Bertinotti". Il motivo
L'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha dato una sua lettura dei partiti al governo. E poi ha paragonato Salvini a Bertinotti
Romano Prodi, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato delle tensioni nell’attuale governo di unità nazionale. Il suo bersaglio? Il segretario della Lega, Matteo Salvini, che lo storico leader del centrosinistra ha paragonato a Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista, al governo proprio con Prodi nel 1996.
Prodi provoca Salvini: “È uguale a Bertinotti”. Il motivo
Secondo Romano Prodi, Salvini si è “imbertinottato“. Ossia, si sarebbe reso conto di aver iniziato a perdere consensi dopo aver aderito al governo Draghi, come Bertinotti fece nel 1996 entrando in coalizione con l’Ulivo: “La cosa ti fa diventare matto – ha detto – e allora alzi la posta. Ti impunti anche sul niente, ogni giorno di più. Ma attenzione: questo fa perdere voti, non guadagnarli”, ha concluso Prodi.
L’ex presidente del Consiglio ha dato anche un consiglio all’attuale premier, Mario Draghi: “Deve fare presto. Ma ha più tempo per vedere e mostrare al Paese i risultati positivi della sua azione, anche se tra pochi giorni, poche ore dovrà presentare il suo piano a Bruxelles. Con Conte si percepiva una tensione montante”.
Prodi sul Pd: il giudizio su Enrico Letta
Solo parole di elogio, invece, per il segretario del Partito democratico, Enrico Letta.
Prodi ha ricordato l’amicizia e di fiducia che lega i due: “Al Quirinale, a Palazzo Chigi e nel Pd ci sono le persone che più stimo. Se l’Italia non vince ora non vincerà mai”.
Prodi e la crisi del M5S: “Conte è il cane pastore”
Sulla crisi che ha attraversato e sta attraversando il Movimento 5 Stelle, invece, ha individuato in Giuseppe Conte l’uomo da cui ripartire dopo la scissione della minoranza estremista.
“Il cane pastore dei Cinque Stelle è lui – ha detto Prodi -: i cani pastore girano, vanno da una pecora, poi dall’altra. Ne mordono qualcuna riluttante al garretto per portarla dove c’è l’erba verde. E poi, quelle riluttanti sono già andate via: per ora meno del previsto, in realtà”.