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Processo immediato per Fares Bouzidi amico di Ramy Elgaml, le accuse al 22enne alla guida dello scooter

Fares Bouzidi a processo per resistenza a pubblico ufficiale dopo l’incidente che ha causato la morte di Ramy Elgaml. Indagati anche due carabinieri

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Processo immediato per Fares Bouzidi, il 22enne alla guida dello scooter in cui ha perso la vita Ramy Elgaml. Iinizierà il 18 aprile. È accusato di resistenza a pubblico ufficiale per aver ignorato l’alt dei carabinieri e fuggito a tutta velocità. Parallelamente, è indagato per omicidio stradale insieme a un carabiniere, mentre altri due militari sono accusati di depistaggio.

Caso Ramy: a processo anche l’amico

La giudice per le indagini preliminari di Milano, Marta Pollicino, ha disposto il processo immediato per Fares Bouzidi, il 22enne che guidava lo scooter la notte dell’incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml.

La richiesta, avanzata dalla Procura di Milano, è stata accolta e, se l’imputato non opterà per riti alternativi, l’udienza si aprirà il prossimo 18 aprile di fronte al Tribunale di Milano.

Incidente Ramy ElgamiFonte foto: ANSA
Luogo dell’incidente tra via Quaranta e via Ripamonti dove ha perso la vita Ramy Elgaml durante l’inseguimento

Secondo la ricostruzione, il giovane, che non aveva la patente ed era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, avrebbe accelerato bruscamente per sfuggire ai militari, finendo poi per schiantarsi in via Ripamonti, all’incrocio con via Quaranta.

Di cosa è accusato Fares Bouzidi

La notte del 24 novembre, Fares Bouzidi si trovava alla guida di un T-Max senza patente e, secondo gli inquirenti, sotto l’effetto di droga. I carabinieri della pattuglia Volpe 40 avevano notato il comportamento sospetto e avevano tentato di fermarlo, ma lui avrebbe accelerato, dando il via a una fuga spericolata per le strade di Milano.

Il tragitto si è trasformato in un inseguimento pericoloso, con il mezzo che avrebbe attraversato strade contromano, superato veicoli a destra e sfrecciato ben oltre i limiti di velocità.

Dopo otto chilometri, in via Ripamonti, l’auto dei carabinieri colpisce violentemente lo scooter, causando la morte di Ramy Elgaml e lasciato Bouzidi gravemente ferito. Oltre al capo di imputazione per resistenza a pubblico ufficiale, Bouzidi è anche indagato in un altro fascicolo per concorso in omicidio stradale.

Le indagini: coinvolti i carabinieri

L’incidente è al centro di un’indagine parallela che coinvolge anche i carabinieri in servizio quella notte. Oltre a Bouzidi, è indagato per concorso in omicidio stradale il militare alla guida della gazzella che inseguiva il T-Max. Gli inquirenti stanno valutando il suo comportamento nella dinamica dello schianto e attendono l’esito della consulenza cinematica per chiarire eventuali responsabilità.

Altri due carabinieri sono accusati di depistaggio, frode processuale e favoreggiamento, poiché avrebbero intimato a un testimone di cancellare un video che mostrava gli ultimi istanti dell’inseguimento e dell’incidente. Un perito informatico della Procura ha già rilevato tracce della cancellazione del filmato.

L’inchiesta è ancora in corso e gli sviluppi della perizia potrebbero avere un impatto significativo sul procedimento giudiziario in attesa di definizione.

ramy-elgaml-fares-bouzidi-processo-1 Fonte foto: ANSA
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