Primo comizio di Trump dopo l'attentato, dalla "pallottola per la democrazia" all'attacco a Biden: "È stupido"
Il comizio di Trump in Michigan, il primo dopo l'attentato subito in Pennsylvania, si trasforma in uno show d'attacco a Joe Biden e ai Democratici
Donald Trump torna a parlare in un comizio a una settimana dall’attentato subito a Butler, in Pennsylvania. Lo fa sul podio di Grand Rapids, in Michigan, dove il candidato presidente ne ha per tutti. Dal racconto della pallottola “per la democrazia” all’attacco diretto a Joe Biden e ai Democratici, il tycoon è un fiume in piena.
- Trump e l'attentato subito
- L'attacco di Trump a Joe Biden
- Indecisione dei Democratici su Biden
- Le elezioni truccate, il nuovo attacco
Trump e l’attentato subito
Parlando davanti a una folla festante in Michigan, Donald Trump è in primis ritornato sull’attentato subito in Pennsylvania, con gli spari di Thomas Matthew Crooks che lo hanno sfiorato.
Presentatosi sul palco con una fasciatura ridotta rispetto a quella degli scorsi giorni, il tycoon ha ribadito che quella presa è stata una “pallottola per la democrazia“.
Donald Trump e JD Vance, candidato vicepresidente
“Sono qui solo per la grazia di Dio, non dovrei essere qui” ha detto, spiegando che in tanti lo accusano di essere una minaccia per la democrazia: “Non sono un estremista. Dicono che sono una minaccia per la democrazia. Una settimana fa mi sono beccato una pallottola per la democrazia… Cosa farei contro la democrazia? È pazzesco”.
L’attacco di Trump a Joe Biden
Un comizio che però non è stato solo un excursus di quanto successo a Butler, ma un vero e proprio show politico per convincere quanti più possibile a votarlo per battere Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca.
E proprio il presidente americano è stato oggetto di attacchi ripetuti nel corso del discorso di Trump. Definito “stupido e corrotto“, ma anche “una persona con un quoziente intellettivo basso, attorno a 70″.
Insomma, attacchi su attacchi che si concentrano tutti sullo stesso problema: “In questo momento i boss del partito democratico stanno cercando disperatamente di ribaltare il risultato delle loro primarie per escludere il corrotto Joe Biden dalle elezioni”.
Indecisione dei Democratici su Biden
E a proposito dei dubbi dei dem, Trump è duro con gli avversari: “Il partito democratico è nemico della democrazia. Il partito repubblicano è il partito del popolo, dei lavoratori, a prescindere da razza e religione”.
Nel suo affondo il tycoon ha cercato di convincere gli elettori con una provocazione: “Vediamo come se la cavano. E’ interessante, questo tizio prende i voti e ora vogliono toglierglieli: è la democrazia… Forse scopriremo presto chi è il candidato democratico, chissà. Facciamo un sondaggio. Chi vorreste come avversario? Kamala Harris? Il corrotto Joe Biden? Se votate per Biden, state indirettamente votando per Harris, che vi piaccia o no…”.
Le elezioni truccate, il nuovo attacco
Infine il ritorno sul tanto discusso assalto a Capitol Hill, o meglio la causa scatenante: “Hanno truccato le elezioni nel 2020, non consentiremo che vengano truccate quelle del 2024”.
“Siamo in vantaggio ovunque nei sondaggi, vinceremo. Siamo in netto vantaggio ma dobbiamo stare attenti, non devono esserci imbrogli” ha sottolineato il tycoon che prima del suo discorso era stato preceduto dal candidato vicepresidente JD Vance.