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Prima della Scala col Don Carlo tra le polemiche: attivista ucraina denuncia Netrebko, "fa propaganda a Putin"

Polemiche circondano la Prima della Scala 2023 con al centro la soprano Anna Netrebko prima del Don Carlo. Presenti anche attivisti pro Palestina

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Prima della Scala 2023 che diventa anche per quest’anno teatro di polemiche e proteste, con la celebre soprano Anna Netrebko, fra i protagonisti nel “Don Carlo“, al centro delle contestazioni. Proprio la presenza della soprano di nazionalità russa, a interpretare il ruolo di Elisabetta Di Valois, è la causa scatenante delle proteste da parte degli attivisti: l’accusa è che la Netrebko abbia sostenuto in maniera convinta l’operato del presidente Vladimir Putin.

La protesta ucraina

La comunità ucraina ha quindi espresso il suo malcontento nei confronti di Anna Netrebko, accusata di essere un’appassionata sostenitrice del regime di Putin e di aver agito come propagandista per il governo russo.

Protagonista dell’azione di protesta è Valeriya Kalchenko, attivista ucraina, la quale ha guidato la manifestazione in piazza della Scala. La denuncia a Netrebko è relativa alla sua mancanza di posizione critica sulla guerra e il suo presunto legame con il regime di Putin.

don carlo prima della scalaFonte foto: ANSA

Attivisti pro Palestina manifestano in occasione del “Don Carlo”, la Prima della Scala 2023

Presenti attivisti pro Palestina

Accanto alla protesta ucraina, in piazza della Scala si rileva anche la presenza di attivisti pro Palestina, che hanno scelto il prestigioso evento per portare avanti le loro istanze.

Radunatisi a Milano prima dell’inizio della Prima, i manifestanti hanno esibito bandiere palestinesi e urlato slogan contro Israele, definendolo “fascista” e uno “Stato terrorista”. Cartelli con la scritta “Stop genocide” sono stati esposti come segno di solidarietà al popolo palestinese.

Nell’affollata piazza della Scala in scena anche le bandiere della Cub, la confederazione unitaria di base, accanto ai manifestanti dei movimenti per il diritto alla casa e dei lavoratori dello spettacolo.

Le autorità presenti

Tra gli illustri ospiti nel palco d’onore (di cui ha parlato anche Fiorello a Viva Rai 2 con la consueta ironia) figurano il presidente del Senato Ignazio La Russa e il sindaco di Milano Beppe Sala.

Presente anche la senatrice a vita Liliana Segre, il vice premier Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e altri importanti esponenti politici e culturali. Tuttavia, la vigilia è stata segnata da polemiche anche per l’assenza del presidente Sergio Mattarella.

La versione del “Don Carlo”

La Prima della Scala, che arriva all’indomani del riconoscimento del canto lirico italiano come patrimonio dell’umanità Unesco, ha inaugurato la stagione alle ore 18, con una versione del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi. L’opera, diretta da Riccardo Chailly e con la regia di Lluís Pasqual, affronta temi come il potere, la solitudine, l’amicizia e l’amore impossibile.

La rappresentazione segue l’edizione italiana in 4 atti del 1884, debuttata proprio alla Scala, preceduta dalla versione francese in 5 atti del 1867 e seguita dalla revisione italiana in 5 atti del 1886 a Modena.

L’allestimento è arricchito da dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e sul palcoscenico, oltre a 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti, per un evento che trasmesso a livello globale.

prima della scala don carlo Fonte foto: ANSA
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