Presa la banda che rapinava i centri massaggi cinesi di Udine: donne picchiate con un caricabatterie
Tre persone sono state fermate dalla polizia di Udine perché accusate di aver rapinato 4 centri massaggi: incastrati dai video della sorveglianza
Tre persone sono state arrestate dalla polizia perché accusate di aver messo a segno almeno quattro rapine ai danni di altrettanti centri massaggi di Udine e provincia. Nel mirino di due giovani udinesi di 18 e 21 anni e di un 38enne sloveno residente in provincia di Udine sono finiti sempre dei centri gestiti da donne cinesi.
- Caccia alla quarta persona coinvolta
- Quattro i colpi accertati
- Nessuna denuncia dopo le rapine
- Due donne picchiate con un caricabatterie
Caccia alla quarta persona coinvolta
Le modalità di azione erano sempre le stesse. La banda faceva irruzione nei centri massaggi, minacciava e percuoteva le donne che trovava all’interno e poi le rapinava di contanti e cellulari.
Secondo gli uomini della Questura di Udine, che hanno condotto le indagini, c’è anche una quarta persona coinvolta nelle rapine.
Quattro i colpi accertati
I quattro sono entrati in azione il 10 giugno a Udine, il 13 giugno a Manzano, il primo luglio a Tricesimo e il 3 luglio a Codroipo. Le tre persone fermate dalla polizia sono state arrestate in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Udine.
Nel corso della conferenza stampa, il capo della Squadra Mobile di Udine ha sottolineato la “determinazione e spregiudicatezza” con la quale la banda ha messo a segno le rapine. “Alcune volte hanno agito con il volto travisato, altre addirittura a volto scoperto, a dimostrazione della sfrontatezza e della forza intimidatoria posta in essere nei confronti delle donne”, ha aggiunto.
Nessuna denuncia dopo le rapine
L’indagine non è stata semplice, visto che le vittime delle rapine non hanno presentato alcuna denuncia. Tutto è partito in modo fortuito, quando due donne di nazionalità cinese si sono recate nella stazione dei carabinieri di Codroipo per denunciare la scomparsa dei telefoni cellulari.
Solo dopo le ripetute domande dei militari, insospettiti dal racconto delle donne, si è scoperto che i cellulari erano stati rubati nel corso di una rapina avvenuta il giorno prima. Dalle immagini della videosorveglianza si è poi avuta la certezza che si trattava di una rapina.
Due donne picchiate con un caricabatterie
I tre non lesinavano l’utilizzo di metodi violenti. In un caso due donne hanno ricevuto prognosi di 5 e 7 giorni dopo essere state picchiate con un caricabatterie. I colpi hanno fruttato alla “banda dei centri massaggi” un bottino che va dai 400 ai 1500 euro.
Le misure cautelari, emesse per scongiurare il rischio di reiterazione del reato, sono state eseguite dalla polizia mercoledì 9 agosto. Il 38enne sloveno è stato bloccato in un’area di servizio mentre si stava recando in aeroporto per partire per le vacanze in Spagna.