Giorgia Meloni sul premierato e sul condono edilizio salva casa di Salvini: cos'ha detto la leader di FdI
Premierato, Giorgia Meloni a Porta a Porta si dice non contraria a elezione diretta del Capo dello Stato e si esprime sul condono edilizio di Salvini
Giorgia Meloni parlando del premierato si esprime sulla elezione diretta del Capo dello Stato: “Non sono contraria”, ha affermato Meloni, ospite questa sera a Porta a Porta. “Quando hai un mandato diretto dei cittadini, ai cittadini rispondi”. E sul condono edilizio salva casa di Salvini: “Non l’ho letto, non posso commentare”.
- Giorgia Meloni sul premierato non contraria a elezione diretta del Capo dello Stato
- Cosa prevede la norma sul premierato approvata in Commissione
- Giorgia Meloni sul condono edilizio salva casa di Salvini
- Il condono edilizio 2024 voluto da Matteo Salvini
Giorgia Meloni sul premierato non contraria a elezione diretta del Capo dello Stato
Giorgia Meloni si è detta non contraria a una modalità di elezione diretta del Capo dello Stato. “Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione“, ha affermato a Porta a Porta, in onda questa sera, giovedì 4 aprile, su Rai 1.
“Dopodiché, vogliamo introdurre anche l’elezione diretta del presidente della Repubblica? Io non sono contraria“, ha detto Meloni, parlando in merito al premierato.
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri
“Volevo una riforma che non mettesse in discussione l’autorevolezza e l’unità che il capo dello Stato garantisce”, ha continuato la presidente del Consiglio, “ma cambia molto quando hai un mandato diretto dei cittadini, ai cittadini rispondi“.
Cosa prevede la norma sul premierato approvata in Commissione
La Commissione Affari costituzionali del Senato aveva approvato martedì le modifiche all’articolo 3 del ddl sul cosiddetto premierato, previste dall’emendamento depositato in precedenza dal Governo.
La norma ha come punto cardine la elezione diretta del presidente del Consiglio, con un tetto di due mandati (alzabile a tre) per il capo del Governo.
“Il presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per cinque anni, per non più di due legislature consecutive”, recita l’emendamento.
Le due legislature possono divenire tre in caso il capo dell’esecutivo “abbia ricoperto l’incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi“.
La norma prevede anche l’eliminazione della soglia del 55% dei seggi come premio di maggioranza e possibilità di revoca dei ministri.
Giorgia Meloni sul condono edilizio salva casa di Salvini
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è inoltre espressa riguardo al condono edilizio 2024 proposto da Matteo Salvini, vicepremier e Ministro delle Infrastrutture.
“Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa, poi ho visto che oggi ha ribadito che sta lavorando a questa norma”, ha detto Meloni, “ma non la conosco, non posso esprimere giudizio”.
Giorgia Meloni ha poi ammesso di non aver letto la proposta: “Non posso ragionevolmente commentare una norma che non ho letto“.
Il condono edilizio 2024 voluto da Matteo Salvini
Il condono edilizio proposto da Matteo Salvini nel 2023 è tornato al centro dell’attenzione in queste ore.
Il condono, definito “pace edilizia”, interesserà l’80% delle case italiane e punta a sanare una serie di piccole difformità come quelle di natura formale, di natura edilizia nelle unità immobiliari, quelle non più sanabili per modifica della disciplina e i cambi di destinazione d’uso degli immobili.