Pregliasco: "Perché i dati in risalita non devono spaventare"
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato i dati odierni dell'andamento della pandemia di coronavirus in Italia
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, ha commentato i numeri in risalita nel bilancio dell’andamento della pandemia di coronavirus in Italia. A ‘Adnkronos Salute’, l’esperto ha spiegato: “Non dobbiamo spaventarci“.
La Lombardia ha riportato in un giorno +462 positivi, dato più che raddoppiato rispetto ai 175 di lunedì, e +54 decessi contro +24. A questo proposito, Pregliasco ha spiegato: “Osserviamo un leggero peggioramento su Milano e Bergamo, a fronte però di tantissimi tamponi fatti rispetto a ieri”.
Il virologo ha sottolineato: “È importantissimo guardare a quanti ne vengono fatti, perché significa avere la capacità di scovare quanti più casi possibili“.
Rispetto ai morti, ha aggiunto Pregliasco, “il dato non è indicativo: riguarda pazienti che arrivavano da una malattia di lunga durata, legati ancora alla fase iniziale dell’epidemia. Persone malate da 3-4 settimane”.
Secondo l’esperto, il bollettino di oggi fotografa “una fluttuazione che evidenzia una circolazione del virus ma ancora i dati non sono correlabili agli effetti della Fase 2“.
Pregliasco ha spiegato: “I positivi rispecchiano la situazione di 5-6 giorni fa e bisognerà aspettare ancora un po’. Questi dati non devono spaventarci ma ricordarci l’importanza di non abbassare la guardia e di rispettare le misure di distanziamento fisico“.