Positivo all'Hiv il prete arrestato a Genova per abusi su minori: come stanno le sue vittime
Il prete di Genova accusato di abusi sessuali su minori è risultato positivo all'Hiv: come stanno le sue vittime
Orrore a Genova. Padre Andrea Melis, prete accusato di abusi su minori, sarebbe positivo all’Hiv e, pur consapevole della sua condizione, avrebbe comunque costretto ragazzini ad avere rapporti con lui senza precauzioni.
- Prete accusato di abusi su minori positivo all'Hiv
- Gli abusi e la prostituzione minorile
- Le polemiche sulla domiciliazione del prete
Prete accusato di abusi su minori positivo all’Hiv
Padre Andrea Melis, sacerdote genovese dell’Ordine degli Scolopi accusato di aver abusato un ragazzino e costretto alla prostituzione altri due, sarebbe positivo al virus dell’Hiv che causa l’Aids.
Secondo quanto riportato nelle motivazioni dell’arresto, il sacerdote avrebbe contratto il virus in Africa. Era sottoposto a cure antiretrovirali e quindi le possibilità di contagio sarebbero basse.
Alcuni degli abusi del prete sono cominciati a Finale Ligure
La sua vittima principale, abusata per tre anni, sarebbe negativa ai test nonostante gli abusi nei suoi confronti siano, a detta dell’accusa, avvenuti senza precauzioni.
Gli abusi e la prostituzione minorile
Al momento Melis è accusato di violenza sessuale su minore, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata. Le accuse però cambierebbero se si scoprisse che un ragazzo venuto in contatto con il prete fosse positivo all’Hiv.
In quel caso, alla lista di accuse al momento contestate al prete genovese si aggiungerebbe anche quella di lesioni personali gravissime. La Diocesi di Genova ha nel frattempo commentato.
“Il religioso non dipende dalla Curia di Genova, ma dall’Ordine degli Scolopi, di cui è membro. La Diocesi si è interessata a questo fatto drammatico per quanto è di sua competenza e ha segnalato i fatti di cui è venuta a conoscenza al Dicastero per la Dottrina della Fede, come prevede la norma canonica”.
Le polemiche sulla domiciliazione del prete
Melis si trova ora agli arresti domiciliari ma ci sono state grosse polemiche a Genova per l’alloggio scelto, considerato troppo vicino alle scuole. Il prete era tra l’altro presidente di una federazione di scuole cattoliche liguri, la Fidae.
“La scelta di dove inviare il Religioso e di come accompagnarlo è competenza del suo Ordine” ha spiegato nuovamente la Diocesi, ribadendo di non avere potere a riguardo.
“Nuovamente la Diocesi esprime il suo dolore per i fatti segnalati che hanno toccato, direttamente, alcuni minori, le loro famiglie e, indirettamente tutta la comunità educativa dell’Istituto Assarotti, presente e operante a Genova” conclude la nota a commento della vicenda.