Polonia, chi è il sindaco Bakun che ha contestato Salvini? Fa parte della destra populista: qual è il partito
Matteo Salvini è stato contestato in Polonia, il sindaco Bakun lo ha attaccato: non è di sinistra, come ha detto il leghista, ma fa parte della destra
Contestato alla stazione di Przemsyl, piccola città della Polonia poco distante dall’Ucraina, dove prosegue la guerra scatenata dalla Russia. Matteo Salvini, dopo averlo annunciato nei giorni scorsi, si è recato proprio sul confine tra i Paesi. Al suo arrivo, però, è stato fortemente contestato dalla popolazione. In primis dal sindaco, Wojciech Bakun, che ha ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin, esibita in passato dal leader della Lega. Attacco diretto a Salvini, che poi ha replicato. Ecco cosa ha detto l’ex vicepremier.
Salvini contestato in Polonia, l’attacco del sindaco di Przemsyl: di che partito è
Wojciech Bakun appartiene a Kukiz’15, un movimento di destra nazionalista e populista, fondato dal musicista punk Pawel Kukiz.
“Io non la ricevo – ha detto il sindaco a Salvini -, venga con me al confine a condannare Putin“.
Presenti anche alcuni italiani, che hanno urlato al leader leghista: “Buffone“.
Tra gli obiettivi di questo movimento ci sono:
- democrazia diretta;
- abolizione del finanziamento pubblico ai partiti;
- niente IVA su alcuni beni (dalle medicine agli alimenti, fino ai biglietti per i trasporti e l’abbigliamento per i bambini);
- opposizione all’ingresso della Polonia nell’area dell’euro.
Polonia, la reazione di Salvini dopo la contestazione: “Qui per aiutare”
Probabilmente Salvini non si aspettava un’accoglienza così algida da parte delle istituzioni polacche.
Il sindaco di Przemsyl, Wojciech Bakun, mostra la maglietta col volto di Putin, simile a una esibita in passato dal leader della Lega, Matteo Salvini
Il leader della Lega non ha raccolto la provocazione, limitandosi a dire di essere in Polonia “per portare aiuti e la pace“.
Poi ha aggiunto di non essere interessato alla polemica della sinistra italiana o polacca (anche se il sindaco di Przemsyl, come abbiamo visto, in realtà è di destra): “Siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra. Qualche italiano preferisce la guerra, mi spiace per lui. Io sono qua per la pace e condanno la guerra, condanno le bombe”.
A chi ha chiesto a Salvini se sia pronto a condannare anche il presidente Putin, Salvini ha risposto: “Certo, ovvio. Condanniamo la guerra, chiunque condanna la guerra e l’aggressione tranne qualche italiano che è qua a parlare di guerra“.
Salvini su Putin: “L’hanno incontrato tutti, anche Obama e Prodi”. La reazione di Renzi e Salvini
Sulla maglietta col volto di Putin, esposta in passato e ‘ricordatagli’ dal sindaco di Przemsyl, Salvini si è difeso dicendo che “Putin l’hanno incontrato tutti: Prodi, Obama, Clinton, Berlusconi, tutti. Io non vado in Russia da 5-6 anni“.
Sulla contestazione a Salvini è intervenuto Matteo Renzi, leader di Italia Viva: “Gli ho detto in tutti i modi che in questa fase serve la politica, non le pagliacciate. Questo sindaco polacco glielo ha spiegato in modo ancora più chiaro. Meglio se Salvini torna a casa prima possibile, meglio per lui dico”, ha scritto su Twitter.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha invece dichiarato, ripresa dall’Ansa: “Penso che chiunque faccia qualcosa, fa bene a fare qualcosa”.