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Poliziotta transgender aggredita a Trento dagli ultras, la denuncia dell'agente picchiata al bar

A Trento una poliziotta transgender è stata pestata a sangue da tre ultras: "Ero una maschera di sangue"

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A Trento una poliziotta transgender di 53 anni è stata aggredita, in un locale vicino allo stadio, da tre ultras. Gli uomini l’avrebbero prima insultata e poi pestata a sangue, al punto che la donna, recatasi poi al pronto soccorso, ha ricevuto 18 punti di sutura e 30 giorni di prognosi.

La poliziotta: “Io aggredita perché transgender”

La poliziotta aggredita sta ultimando il percorso di transizione sessuale da uomo a donna. E sarebbe proprio questo il motivo all’origine del pestaggio, avvenuto la notte di San Valentino.

Uno di quei casi, e purtroppo non è la prima volta che accade, in cui una persona trans viene aggredita e picchiata“Mi hanno massacrata perché transgender, ero una maschera di sangue”, ha raccontato al Corriere del Trentino.

Poliziotta trans aggredita a TrentoFonte foto: © 2025 OpenMapTiles | © 2025 OpenStreetMap contributors | © 2025 TomTom | Tuttocittà

La zona dello stadio Briamasco di Trento dove è avvenuta l’aggressione

Gli aggressori, che inizialmente stavano bevendo nel locale e chiacchierando tra loro, sono ultras della curva Mair del calcio Trento e apparterrebbero a “Nuova Guardia”, un gruppo di estrema destra.

La poliziotta è stata provocata nel momento in cui si era alzata per uscire dal locale: “Uno di loro mi ha dato uno spintone, una spallata e mi ha offeso sulla mia sessualità”, ha detto. A quel punto la donna ha reagito dandogli uno schiaffo e da lì gli ultras hanno iniziato a prenderla a pugni.

“Ero a terra e continuavano a colpirmi”

“Me ne sono arrivati tanti che non riuscivo a sottrarmi. Volevo scappare in bagno, uno di loro mi ha presa e buttata verso gli altri due che hanno continuato a colpire”, è la tragica descrizione della 53enne che ha detto di essersi ritrovata a terra, chiusa a uovo, mentre gli uomini continuavano a colpire.

Dopo averla ancora insultata, gli aggressori se ne sono andati. A quel punto la vittima è riuscita a lasciare il locale, e in macchina è corsa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara, dove le sono stati applicati 18 punti di sutura.

“Sento male fuori per le botte, ma mi sento tremendamente male dentro, mi sento ferita”, ha spiegato.

La poliziotta lavora in questura a Verona

La poliziotta da oltre dieci anni non lavora più a Trento ma in questura a Verona. Da quando ha iniziato il percorso di transizione, ha spiegato, le è capitato di essere derisa ma mai di essere prima insultata e poi picchiata come successo la notte di San Valentino.

Oltre ai 18 punti di sutura, la poliziotta ha il naso rotto, un trauma cranico, quattro punti di sutura sulla nuca, dolore a una spalla e al costato. Anche se, come ha ammesso lei stessa, le ferite più dolorose sono altre.

Poliziotta transgender aggredita Fonte foto: ISTOCK
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