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Pnrr, Draghi fa il punto su scuola e ricerca: 6 riforme entro il 2022

A Palazzo Chigi la prima cabina di regia sui fondi del Pnrr dedicata a scuola e ricerca

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sei riforme per la scuola e la ricerca da portare a termine entro il 2022, 17 miliardi di euro di investimenti di cui 5 per dei bandi che saranno pronti entro novembre. Questa in sintesi la linea degli interventi previsti dal governo Draghi per la scuola, l’univeristà e la ricerca nell’ambito dei progetti del Pnrr.

I piani del governo per scuola e ricerca sono stati illustrati in conferenza stampa dal premier Mario Draghi e dai ministri Patrizio Bianchi e Maria Cristina Messa al termine della prima cabina di regia a Palazzo Chigi sul piano degli interventi nel Pnrr.

Si è partiti dall’istruzione, ha spiegato Draghi, “un po’ perché il piano deve disegnare l’Italia di domani di quelli che oggi sono giovani. E un po’ per lo straordinario evento di Parisi insignito del Nobel che ci ha fatto pensare alle nostre potenzialità”.

“Parisi ha ragione – ha osservato il premier – i finanziamenti alla ricerca sono inferiori di gran lunga rispetto ad altri paesi attorno a noi. C’è la determinazione a colmare questo divario aumentando i fondi per la ricerca di base e anche quella applicata”.

“Il rispetto degli impegni è determinante per l’assegnazione dei fondi europei”, ha ricordato Draghi. “Ogni cabina di regia consente di fare il punto sull’attuazione dei singoli progetti di investimento e di individuare gli ostacoli che possono presentarsi  in modo da poter intervenire subito e rispettare il calendario degli impegni”.

“Ho già detto – ha aggiunto – che il governo non segue il calendario elettorale. È il momento di chiudere e i tempi iniziano a essere corti. C’è un numero rilevante di provvedimenti da approvare entro l’anno, abbiamo sempre mantenuto gli impegni e non vogliamo smettere ora”.

Scuola e formazione, parla il ministro Bianchi

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha affermato che “il governo ha riposto la scuola al centro di questo nostro Paese in trasformazione. Il nostro cammino ha due componenti essenziali, riforme e investimenti”.

“Sugli investimenti – ha spiegato – abbiamo due ambiti molto chiari. Uno è gli ambienti per la nuova didattica, molto più partecipata e laboratoriale, e i contenuti della nuova didattica. Per i primi abbiamo posto 13 miliardi di investimento e per i secondi 5,4 miliardi”.

Bianchi ha annunciato che diversi bandi per un totale di 5 miliardi saranno pronti entro novembre: “Si tratta di 3 miliardi per asili e scuole dell’infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti”.

Per quanto riguarda la quarantena a scuola in caso di soggetti positivi al coronavirus, Bianchi ha confermato che si va verso un periodo di isolamento ridotto e solo per i contatti stretti del positivo.

“Come confermato anche dal professor Brusaferro – ha detto – si sta andando anche verso un contenimento delle quarantene in particolare per chi è vaccinato”.

Università e ricerca, gli interventi illustrati dalla ministra Messa

La ministra dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, ha annunciato che ci sono diverse riforme in via di approvazione: tra queste quella dei dottorati, la revisione delle classi di laurea, l’introduzione delle lauree abilitanti e quella per l’orientamento attivo nel passaggio da scuola a università.

La ministra ha spiegato che ci sono 6 miliardi di finanziamenti, di cui “5 devono andare a bando entro la fine di quest’anno”.  La maggior parte dei fondi sarà destinata a pogetti di ricerca che si inseriscono nelle aree di attività più innovative e aderenti alle sfide globali attuali: ambiente, energia, intelligenza artificiale e neuroscienze.

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