Platinette colpito da ictus ischemico: come sta Mauro Coruzzi dopo il malore, l'annuncio dell'agente
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è stato colpito da un ictus ischemico: l'annuncio dell'agente sul malore accusato dal conduttore e personaggio tv
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha accusato nella giornata di martedì 14 marzo un ictus ischemico. Lo ha annunciato il suo agente.
- Ictus per Platinette: l'annuncio dell'agente
- Chi è Platinette: vita e carriera di Mauro Coruzzi
- Così Mauro Coruzzi aveva ricordato Maurizio Costanzo
Ictus per Platinette: l’annuncio dell’agente
Come riportato dall”ANSA’, l’agente di Platinette ha comunicato che Mauro Coruzzi “martedì 14 marzo, ha avuto un ictus ischemico. Fortunatamente è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico. Le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti“.
Chi è Platinette: vita e carriera di Mauro Coruzzi
Nato a Langhirano nel 1955, Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è un conduttore radiofonico e tv, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore.
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, mentre posa per i fotografi durante la presentazione del programma di Raiuno ‘Tale e Quale Show’ agli studi Rai Dear a Roma, nel settembre del 2017.
Nel mondo dello spettacolo, il personaggio di Platinette è stato lanciato dal ‘Maurizio Costanzo Show’. Mauro Coruzzi ha condotto ‘Platinissima’ su Radio Deejay e ha preso parte a diversi programmi tv come ospite, giudice e opinionista.
Nel corso della carriera ha anche pubblicato alcuni libri e inciso dischi, prendendo parte in due occasioni al Festival di Sanremo.
Le sue ultime apparizioni in tv risalgono a qualche settimana fa, quando ha reso omaggio a Maurizio Costanzo, deceduto il 24 febbraio.
Così Mauro Coruzzi aveva ricordato Maurizio Costanzo
Dopo la morte di Maurizio Costanzo, Mauro Coruzzi aveva spiegato in un’intervista a ‘Fanpage’ perché ha deciso di non andare ai suoi funerali: “Al presenzialismo televisivo ho detto di no. Parlare di sé mi sembrava inopportuno, oltre che irrispettoso nei suoi confronti. I lutti vanno osservati anche rispettando i tempi di elaborazione, meglio rimanere in silenzio finché non li si supera. Ognuno deve superarlo a suo modo. Costanzo non va ricordato perché si deve riempire un programma per prendere qualche punto di share in più, ma studiato come fenomeno di comunicazione”.
Sul modo in cui ha saputo la notizia della morte, ha poi aggiunto: “L’ho saputo per caso, da una giornalista che mi ha chiamato al telefono. Sono rimasto stordito per tutto il giorno. Ho acceso la tv e ho sentito conduttrici che si facevano autopromozione, parlando di Costanzo. Sono rimasto basito con la consapevolezza che queste persone, non sapevano cosa stessero dicendo”.