Password di Stato: indignano le parole della ministra Pisano
La ministra dell'Innovazione tecnologica Paola Pisano al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni in radio
Le dichiarazioni del ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano fatte nel programma ‘Eta Beta’ di Radio 1, in merito all’identità digitale, hanno fatto discutere il mondo dei social, tanto da rendere necessario un comunicato ufficiale da parte del ministero. Matteo Salvini e Matteo Renzi hanno commentato duramente con analogie al libro ‘1984‘ di George Orwell.
“Con l’identità digitale noi avremo un’unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali. Ma queste user e password potrebbero essere utilizzate non solo per i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, ma anche nel privato, per esempio per i nostri conti in banca, andare al cinema, prenotare un auto”, aveva dichiarato in radio la ministra del Movimento 5 Stelle.
Password e username “dovrebbe essere dati dallo Stato, perché lo Stato può avere certezza” dell’identità di un cittadino.
Password di Stato: la rettifica della ministra e del Ministero per l’Innovazione
La stessa Paola Pisano, in seguito alla bufera scatenata sui social, ha poi precisato su Twitter: “L’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, potrebbe essere un ulteriore sistema di autenticazione”.
Sempre su Twitter, il ministero ha fatto sapere: “Nessuna nuova proposta, né nuova password di Stato. Il ministro Paola Pisano a ‘Eta Beta’ su Radio 1 si riferiva alla Spid già usata da 5 mln di italiani. L’intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti è solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato“.
Password di Stato, il commento di Matteo Salvini: “Grande Fratello al governo”
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato le parole della ministra su Twitter: “Grande Fratello al governo, questi sono pericolosi“. Pur non citando direttamente Paola Pisano, il leader del Carroccio ha allegato un’immagine che la ritrae insieme a Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e il portavoce del premier Rocco Casalino.
La risposta di Matteo Renzi alla proposta della password scelta dallo Stato
Le dichiarazioni della ministra hanno tuttavia scatenato polemiche anche dalle parti politiche. Il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi ha dichiarato, su Facebook: “L’idea di fornire come Stato la password unica utilizzabile persino per i servizi privati è inquietante prima ancora che sbagliata“.
“Il Ministro Paola Pisano si preoccupi di attuare il piano già predisposto lanciato dai nostri governi con Diego Piacentini e Paolo Barberis sui temi dell’identità digitale, fornendo un’unica app al cittadino per tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. E metta da parte strane idee stile Grande Fratello. Siamo un Paese in cui lo Stato deve fare meno, non controllare di più”, ha concluso Matteo Renzi.
La reazione di +Europa alla ‘Password di Stato’ della ministra Pisano
“La ministra Paola Pisano può anche aver precisato usando il condizionale ‘potrebbe’, ma la gravità delle sue parole e della sua proposta resta. Immaginare una password rilasciata dallo Stato per l’accesso a servizi privati online è da Stato autoritario, in cui il governo intende controllare e autorizzare ciò che un cittadino fa, legge, compra o vende”, ha fatto sapere il vicesegretario di +Europa, Piercamillo Falasca.
“Oltre ai rischi connessi ai possibili furti di identità, il pericolo è quello di un monitoraggio costante delle nostre scelte di vita da parte di qualche autorità pubblica, trasparente o meno. Per evitare che la smentita solo parziale del ministro Paola Pisano danneggi l’immagine dell’Italia come Paese aperto e libero, chiediamo apertamente la sconfessione del ministro da parte del premier Giuseppe Conte”.