Piano vaccini, tra Arcuri e De Luca scoppia la lite. Lo scontro
Tra il commissario Arcuri e il governatore campano De Luca scoppia la lite sui vaccini durante un incontro online
Tra il governatore campano Vincenzo De Luca e il commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri è scoppiata la lite durante la riunione tra Governo e Regioni sul piano vaccini. Nel vertice online convocato dal ministro Boccia, come riporta Ansa, De Luca ha infatti sottolineato la sperequazione nel piano di distribuzione, che aveva già espresso nella diretta Facebook di venerdì, chiedendo un riequilibrio. Il discorso di De Luca ha portato a uno scontro diretto con Arcuri, poi finito in lite.
“Abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini – aveva detto De Luca – è tempo di smetterla con le manfrine, arriveremo a chiedere l’invalidazione del piano di distribuzione”.
Vaccino, il punto di Arcuri: pronta la diffida contro Pfizer
Arcuri ha dichiarato che a fine marzo in Italia saranno consegnate circa 15 milioni di dosi di vaccino. Il commissario ha poi spiegato che al momento da Astrazeneca, se approvato da Ema, avremo non gli 8 milioni assicurati in precedenza, ma 3.4 entro fine marzo, oltre alle dosi di Moderna e Pfizer.
Lunedì l’Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e l’Italia procederà contro Pfizer su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.
Boccia: la proposta di coordinamento
Nel corso della stessa riunione, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha proposto un coordinamento permanente tra Stato e Regioni “finché le aziende non daranno certezze definitive” sulle consegne dei vaccini.
Boccia ha poi chiesto a tutti “massima solidarietà e toni istituzionali”. “Ci si convoca – ha aggiunto – per ogni aggiornamento che il commissario Arcuri avrà da comunicarci sui vaccini, sulla distribuzione e sulle interlocuzioni con le aziende farmaceutiche”.