Piano d'azione tra Giorgia Meloni e Scholz: dai migranti a Lufthansa, i punti nel documento di Italia-Germania
Meloni e Scholz firmano il Piano d'azione tra Italia e Germania, con cinque capitoli importanti per Roma e Berlino, ma anche per l'Ue
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno firmato il Piano d’azione fra Italia e Germania per il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo. Il patto, firmato alla Cancelleria dopo l’incontro bilaterale fra i due capi di governo, si articola in cinque capitoli e non ha bisogno di una ratifica parlamentare.
- Il Piano d'azione tra Italia e Germania
- L'intesa sul dossier migranti
- Ita-Lufhtansa, cosa prevede il dossier
- La posizione sulla guerra ucraina e in Israele
- Ue e patto di stabilità
Il Piano d’azione tra Italia e Germania
Come sottolineato dalla stessa premier, il piano permette di fare importanti passi avanti nella cooperazione. Il documento, ha detto Meloni, infatti “innalza la nostra cooperazione ad un nuovo livello per rafforzarla e consolidarla”.
Cinque i capitoli del Piano: economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura.
L’intesa sul dossier migranti
Sul dossier migranti, ha sottolineato Meloni, con Scholz è arrivata l’intesa grazie alla condivisione della necessità di implementare il lavoro relativo al cambio di visione dell’Ue.
“L’unico modo per risolvere la questione è lavorare sulla dimensione esterna e lavorare in modo diverso con i Paesi africani, come abbiamo cominciato a fare e portare avanti”, ha detto ancora Giorgia Meloni, spiegando che nell’attuale scenario “il ruolo dell’Africa è fondamentale, bisogna ricostruire una cooperazione non predatoria e aiutare i Paesi africani a vivere meglio delle grandi risorse di cui dispongono anche per gestire meglio i flussi migratori sulla base del rispetto delle regole”.
Ita-Lufhtansa, cosa prevede il dossier
Sulla questione Ita-Lufthansa, poi, Meloni ha detto che Italia e Germania sono pronte per “inviare la notifica alla Commissione Ue“.
La premier e il cancelliere, infatti, hanno trovato la soluzione al problema che “la Commissione ci chiedeva di risolvere”. “Auspichiamo una soluzione immediata e velocità nel chiudere il dossier perché credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro” le parole di Meloni.
La posizione sulla guerra ucraina e in Israele
Piena condivisione anche della posizione sul conflitto russo-ucraino per Germania e Italia, basata su un “pieno sostegno” a Kiev. La presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di proseguire con “l’assistenza” all’Ucraina “a 360 gradi”, puntando sulla ricostruzione del paese di Volodymyr Zelensky per “scommettere sul futuro europeo”.
Scholz ha poi parlato della guerra tra Israele e Hamas, dicendo che “Israele e Palestina hanno il diritto di intendersi e le pause umanitarie sono fondamentali”.
Lo stesso Scholz ha ribadito: “Sono d’accordo con l’Italia sulla necessità di maggiori aiuti a Gaza e sulla soluzione dei due Stati, che è quella che permetterà di convivere in pace”.
Ue e patto di stabilità
Meloni ha anche aggiunto che il Piano d’azione “innalza la collaborazione bilaterale e penso che sia una buona notizia per i nostri popoli e anche per l’Ue nel suo complesso”. E ha aggiunto di essere “molto contenta del lavoro che stiamo facendo insieme” alla Germania.
Per quanto riguarda il Patto di stabilità, l’Italia non vuole “una politica di bilancio allegra”, ha sottolineato Meloni, ma “insistiamo sulla necessità di proteggere gli investimenti”. E ancora: “In Europa si fanno dei passi in avanti giorno dopo giorno sul Patto ma è necessario chiarire quali siano le necessità per trovare delle soluzioni di sintesi”.
“La posizione della Germania richiama al rientro del debito e stiamo cercando un punto d’incontro per un Patto di stabilità e crescita che sia possibile rispettare”, ha spiegato Meloni.
Il cancelliere tedesco, dal canto suo, ritiene che nel negoziato si possa arrivare a un’intesa: “Possiamo riuscire ad arrivare a un accordo, tutti collaborano con il massimo impegno”, ha osservato, ricordando che “l’ultimo incontro dei ministri delle Finanze ha dato segnali molto positivi: tutti stanno lavorando con un ritmo molto intenso”.