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Peste suina, nuovi casi in Piemonte e Liguria: quali sono i rischi per l'uomo e per gli animali domestici

Balzo nei contagi di peste suina africana in Piemonte e in Liguria, con oltre 230 animali già contagiati dall'infezione che colpisce maiali e cinghiali

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Sono 234 i casi totali di peste suina africana segnalati sul nostro territorio, con un balzo di undici nuovi contagi, tra Piemonte e Liguria, riportati negli ultimi dati del 3 gennaio.

Peste suina, 234 casi tra Piemonte e Liguria

I dati aggiornati a martedì 3 gennaio portano il totale di casi di peste suina africana a 234, dei quali 155 in Piemonte e 79 in Liguria.

Nell’ultimo report venivano riportati ben undici casi in più rispetto al precedente, con dieci nuovi casi riscontrati nella sola provincia di Alessandria.

Peste suina, nuovi casi in Piemonte e Liguria: quali sono i rischi per l'uomo e per gli animali domesticiFonte foto: ANSA
Cinghiali in un centro urbano

Nello specifico, gli animali infetti sono stati trovati nei comuni di Cartosio (due animali segnalati da inizio emergenza), Grondona (6 totali), Ovada (13), Ponzone (14), Rocca Grimalda (11) e Visone (2). L’unico caso riportato dalla Liguria è stato riscontrato a Sassello (secondo in totale), in provincia di Genova.

Cos’è la peste suina

Da inizio emergenza, ovvero dal 27 dicembre del 2021, fino al giorno precedente l’ultimo aggiornamento, il 2 gennaio del 2023, le due Regioni insieme avevano fatto contare 223 casi.

La peste suina è un’infezione virale molto trasmissibile, spesso anche mortale, che colpisce i suini domestici e selvatici, quindi sia maiali che cinghiali.

Questi animali rischiano di contrarre il virus sia pascolando che entrando in contatto con animali infetti o mangiando cibi infetti. E proprio la circolazione di animali ammalati, i prodotti delle loro carni e lo smaltimento (spesso illegale) delle carcasse sono tra le maggiori cause di diffusione di questo virus.

I pericoli per l’uomo

Il virus può resistere per mesi anche nei salumi contaminati, ma fortunatamente non è trasmissibile da animale a uomo. L’allarme è però scattato a causa del grave impatto economico che questa malattia ha sul settore zootecnico. Si pensi all’obbligo di abbattimenti dell’intero allevamento nel caso in cui venisse riscontrato un caso positivo.

Non c’è dunque rischio per la nostra salute, neanche in caso di ingestione di carni infette o di contatto diretto con animali malati.

Possiamo però essere noi un rischio per i suini, essendo gli esseri umani un veicolo di trasmissione del virus, che può essere trasportato sul nostro corpo, sul nostro abbigliamento, sulle attrezzature di lavoro e anche negli alimenti che vengono dati a questi animali. Da questo punto di vista, è buona precauzione non lasciare mai  rifiuti alimentari dove questi animali possano trovarlo.

peste_suina Fonte foto: ANSA
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