Peste suina africana in Emilia-Romagna e Basilicata, boom di casi a Piacenza: l'allarme degli allevatori
La peste suina africana si moltiplica con casi in Emilia-Romagna e Basilicata
Allarme peste suina africana. Da nord a sud le regioni si preparano ad affrontare il virus dopo 40 casi a Piacenza. Emilia-Romagna e Basilicata le prime a prendere contromisure, mentre gli allevatori lanciano l’allarme.
- Peste suina, i casi di Piacenza
- Le contromisure dall'Emilia-Romagna alla Basilicata
- Cos'è la peste suina africana
Peste suina, i casi di Piacenza
Gli allevatori lanciano l’allarme per la peste suina africana in tutta Italia. La malattia, che colpisce sia i cinghiali selvatici che i maiali da allevamento, causandone la morte improvvisa, è arrivata in Italia continentale nel 2022 da altri Paesi europei.
Nelle ultime settimane al Nord sono stati registrati 40 casi, concentrati in provincia di Piacenza. Forte preoccupazione anche nelle province circostanti di Lodi e Pavia, quest’ultima tra le più colpite negli ultimi due anni dalla malattia.
Cinghiali, tra i principali vettori della peste suina africana
17 nuovi casi rilevati anche in Piemonte e Liguria, che nel 2022 furono le prime regioni in assoluto a registrare animali morti per la malattia e che, da allora, hanno riportato insieme quasi 1.300 casi.
Le contromisure dall’Emilia-Romagna alla Basilicata
Nel Piacentino molti comuni hanno invitato gli allevatori a prendere contromisure adeguate per contrastare l’epidemia. Attorno agli allevamenti della zona sono state innalzate spesse reti di contenimento per evitare che maiali e cinghiali selvatici vengano a contatto.
Aiuto è giunto anche dall’esercito, che sta utilizzando i suoi droni per monitorare gli spostamenti dei cinghiali. Fratelli d’Italia, all’opposizione in Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, ha chiesto la nomina di un commissario regionale speciale.
Si muove anche la Basilicata, tra le Regioni del Sud più colpite dall’epidemia. La Giunta regionale ha predisposto alcuni provvedimenti speciali per la prevenzione nelle aree che ancora non hanno registrato casi.
Cos’è la peste suina africana
La peste suina africana è una malattia che colpisce maiali e cinghiali, causata da un virus. Il patogeno può attaccare anche umani e altri animali, ma in questi casi è completamente innocuo. Si può però diffondere anche tramite questi portatori sani.
La malattia è presente in Italia dagli anni ’70, ma era rimasta confinata per quasi mezzo secolo alla sola Sardegna. Nel 2022 è arrivata in Liguria e Piemonte, non dall’isola però, ma da altri Paesi europei.
Da allora nel nostro Paese si sono verificati migliaia di casi. Le conseguenze sono soprattutto economiche, dato che gli allevamenti devono abbattere decine di capi in caso venga riscontrato un contagio tra il bestiame.