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Perché si pensa che dietro all'attacco di Israele e Hamas ci sia l'Iran: la profezia di Ali Khamenei del 2022

Dietro all'attacco di Hamas all'indirizzo di Israele potrebbe esserci l'Iran: la profezia di Ali Khamenei pronunciata un anno fa

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L’attacco compiuto da Hamas ai danni di Israele ha sconvolto il mondo e, da giorni, si rincorrono le ipotesi su cosa ci sia dietro a questo atto senza precedenti.

L’ipotesi sul coinvolgimento dell’Iran

L’ipotesi che circola maggiormente in questi giorni sull’attacco è che Hamas sia stata aiutata dall’Iran, suo storico alleato che avrebbe i mezzi e i motivi per contribuire a un’azione militare all’indirizzo di Israele.

Nella giornata di domenica 8 ottobre, il ‘Wall Street Journal’ ha pubblicato un articolo in cui ha raccontato che, negli ultimi mesi, i dirigenti di Hamas e degli altri gruppi armati che agiscono nella Striscia di Gaza, come il Jihad Islamico, si sono ripetutamente incontrati con i funzionari delle Guardie Rivoluzionarie (il gruppo militare più potente dell’Iran nonché il più fedele alla Guida Suprema).

Gli incontri sarebbero avvenuti a Beirut, in Libano, e avrebbero visto coinvolti, da parte iraniana, i membri delle Forze al Quds (la componente delle Guardie Rivoluzionarie responsabile per le operazioni condotte all’estero).

Gli incontri si sarebbero intensificati a partire dal mese di agosto, quando palestinesi e iraniani avrebbero iniziato a vedersi almeno una volta ogni due settimane. Ad alcuni di questi incontri avrebbe preso parte anche il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian.

L’ultimo di questi incontri, stando a quanto riferito sempre dal ‘Wall Street Journal’, avrebbe avuto luogo in Libano lunedì 2 ottobre, cioè 6 giorni prima dell’inizio dell’attacco. In questo incontro sarebbe arrivato dalle autorità iraniane il “via libera” per l’assalto.

Hossein Amir-AbdollahianFonte foto: ANSA

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian.

Le dichiarazioni ufficiali

La ricostruzione del ‘Wall Street Journal’ è basata su dichiarazioni anonime di fonti sia iraniane che palestinesi.

Un portavoce di Hamas ha affermato che il gruppo ha ricevuto il “sostegno” da parte dell’Iran e di altri, senza chiarire ulteriormente le modalità del sostegno ricevuto.

Le autorità iraniane hanno celebrato l’attacco di Hamas, ma hanno anche riferito di non aver avuto un ruolo diretto. Un portavoce della delegazione iraniana all’ONU ha affermato: “Non siamo coinvolti nella risposta della Palestina, che è stata portata avanti esclusivamente dalla Palestina”.

L’esercito israeliano ha fatto sapere che, allo stato attuale, non risultano esserci prove di un coinvolgimento diretto dell’Iran nell’attacco di Hamas. Antony Blinken, il segretario di Stato americano, ha affermato: “Non abbiamo ancora prove che l’Iran abbia diretto o fosse dietro a questo attacco, anche se ovviamente c’è una lunga relazione (tra Iran e Hamas, ndr)”.

La profezia di Ali Khamenei

In attesa di capire se effettivamente l’Iran abbia avuto un coinvolgimento diretto nell’attacco di Hamas a Israele, sono tornate d’attualità le parole di Ali Khamenei, il capo delle Guardie Rivoluzionarie, che un anno fa aveva pubblicato un articolo in cui affermava: “I palestinesi sono pronti per una guerra via terra. La più grande debolezza di Israele è una guerra via terra. Combattere con il lancio di missili non è il principale obiettivo della lotta (…). Deve essere inviata una forza di terra, che liberi il territorio passo dopo passo”.

Ali Khamenei Fonte foto: ANSA
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