Perché Chiara Petrolini è tornata nella villa di Traversetolo dove sono morti i neonati
Chiara Petrolini è tornata nella villetta di famiglia di Vignale di Traversetolo, dove sono stati trovati morti i due neonati
Chiara Petrolini è tornata a casa. La studentessa 21enne accusata di aver ucciso e sepolto in giardino i suoi due bambini appena partoriti, è tornata assieme alla famiglia nella residenza di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, ribattezzata “la villa degli orrori” dove sono morti i due neonati. La giovane è attualmente agli arresti domiciliari, in attesa della decisione della Cassazione sulla custodia cautelare in carcere.
- Chiara Petrolini è tornata nella villa di Traversetolo
- Perché è tornata a casa
- Chiara Petrolini agli arresti domiciliari
Chiara Petrolini è tornata nella villa di Traversetolo
La Gazzetta di Parma riporta che negli giorni scorsi Chiara Petrolini è tornata a vivere nella sua abitazione, la villetta di Vignale di Traversetolo dove sono morti i due neonati.
La “villetta degli orrori” dove la giovane studentessa avrebbe ucciso i suoi due piccoli appena partoriti, a maggio 2023 e ad agosto 2024, per poi seppellirli nel giardino.
La 21enne vivrà agli arresti domiciliari, almeno fino alla decisione della Cassazione – l’udienza è in programma martedì 25 febbraio – sulla custodia cautelare in carcere chiesta dalla Procura di Parma.
Perché è tornata a casa
Lo scorso agosto, dopo il rientro da una vacanza negli Stati Uniti e la scoperta dei due neonati morti, la 21enne e i genitori erano andati a vivere in un appartamento a Parma.
La villetta, oggetto di numerosi sopralluoghi da parte degli investigatori, è stata dissequestrata dal Tribunale di Parma lo scorso 2 dicembre, una volta conclusi gli accertamenti dei carabinieri.
Il legale della famiglia, l’avvocato Nicola Tria, ha quindi chiesto di poter modificare il luogo dei domiciliari per la 21enne, in custodia cautelare dal 20 settembre.
La richiesta è stata accolta dal gip del Tribunale di Parma il 9 gennaio.
Chiara Petrolini agli arresti domiciliari
Lo scorso 20 settembre il Gip del tribunale di Parma aveva disposto gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, accusata di duplice omicidio e occultamento di cadavere.
La Procura aveva fatto fatto appello contro la decisione, segnalando il rischio di reiterazione del reato e l’insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori.
Il 17 ottobre il Tribunale del Riesame di Bologna ha accolto l’appello del pm stabilendo la custodia cautelare in carcere.
L’avvocato difensore della giovane ha subito presentato ricorso in Cassazione, bloccando di fatto l’esecuzione della misura.
La 21enne è quindi ai domiciliari, in attesa del pronunciamento della Corte sul suo futuro prossimo.