Per Miss Italia 2023 il caso transgender continua, ragazzo trans si iscrive al concorso: "Io nato donna"
Un ragazzo trans si è iscritto a Miss Italia: la provocazione dell'attivista Federico Barbarossa contro la manifestazione che accoglie solo persone nate donna
Rikkie Valerie Kolle, transgender di 22 anni, è stata incoronata miss Olanda 2023. Il caso ha galvanizzato le associazioni LGBTQIA+ di tutta l’Unione europea. Nel Bel Paese gli attivisti hanno chiesto l’apertura di Miss Italia anche alle trans, incassando il niet degli organizzatori. Ma un ragazzo trans ha trovato il modo di hackerare il regolamento.
- Ragazzo trans si iscrive a Miss Italia
- La provocazione di Federico Barbarossa
- La posizione degli attivisti LGBTQIA+
Ragazzo trans si iscrive a Miss Italia
Il regolamento di Miss Italia parla chiaro: alla manifestazione possono iscriversi esclusivamente persone nate donne.
Fatto il regolamento trovato l’inganno, si potrebbe dire parafrasando un antico adagio.
La provocazione di Federico Barbarossa
Federico Barbarossa, un ragazzo trans attivista dell’associazione Mixed LGBTQIA+ di Bari ha lanciato la sua provocazione: lui che è un giovane uomo (ma che è nato donna) tecnicamente ha le carte in regola per iscriversi al concorso.
Sulla pagina Facebook dell’associazione barese campeggia la foto di un sorridente Federico accanto al messaggio che conferma l’iscrizione al concorso.
“Ciao Federica (sic) Barbarossa, ti confermiamo che la tua richiesta di partecipazione al Concorso Miss Italia è stata registrata”, si legge nel messaggio.
“Prossimamente verrai contattata (sic) dal referente regionale della tua regione. Grazie, lo Staff di Miss Italia”.
Federico ha hackerato il primo step di controlli, ma la sua candidatura potrebbe però venire cassata al colloquio con il referente regionale. O anche prima, a causa del clamore mediatico sollevato dalla sua provocazione.
La pagina Facebook dell’associazione riporta una dichiarazione di Federico Barbarossa: “Quando ho sentito parlare dell’assurdo regolamento mi è venuto spontaneo! Sono stato assegnato al genere femminile alla nascita ma mi sono sempre sentito un ragazzo”.
La posizione degli attivisti LGBTQIA+
Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia, è tetragona: “Non cambierò il regolamento del concorso”.
Quello di Federico, scrive l’associazione, è un “gesto di scherno in segno di protesta per dimostrare che il genere è un costrutto sociale“, ma anche che “la biologia non ci definisce” e che “la presa di posizione di Mirigliani si dimostra non in linea con i tempi, come forse lo è il suo concorso”.
“Ma ogni donna – aggiungono dall’associazione Mixed LGBTQIA+ – dovrebbe poter decidere liberamente di candidarsi ad essere la più d’Italia, se lo ritiene, senza lasciare che qualcuno la discrimini in quanto donna trans”.
“Auspichiamo che il gesto susciti il clamore mediatico che serve per rimettere al centro questi temi. E che tante altre persone ‘donne alla nascita’ si iscrivano in massa al concorso per prendersi beffa di queste posizioni fuori dal tempo, al di sopra dalla legge italiana (che comunque è una legge del 1982)”, concludono dall’associazione.