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Per Crosetto l'attacco alle basi Unifil è crimine di guerra, convocato ambasciatore israeliano: la richiesta

Il ministro della Difesa Guido Crosetto dà voce al fortissimo disappunto del governo italiano per i colpi sparati da militari israeliani verso le basi Unifil

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L’escalation tra Israele e le forze di pace Unifil in Libano del 10 ottobre ha portato il governo italiano a esprimere una forte condanna delle azioni militari israeliane. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, durante una conferenza stampa, ha definito gli attacchi dell’Idf contro le basi italiane dell’Onu come “crimini di guerra“.

Basi Unifil, Crosetto: “Crimini di guerra”

Questi attacchi, avvenuti nella zona di Naqoura, hanno colpito sistemi di sorveglianza e avamposti italiani, mentre i militari erano rifugiati nei bunker.

Il governo italiano attende risposte chiare da Israele, evidenziando come non vi siano giustificazioni militari valide per tali atti ostili.

crosetto basi unifilFonte foto: ANSA

La devastazione causata dall’incursione via terra di Israele in tre villaggi nel Libano meridionale

Dopo aver consultato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Crosetto ha contattato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, protestando contro gli attacchi. Nonostante le rassicurazioni ricevute, altri colpi hanno continuato a colpire le basi italiane. In risposta, l’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, è stato convocato d’urgenza.

Crosetto ha ribadito che l’Italia e le Nazioni Unite non prenderanno ordini dal governo israeliano, chiedendo spiegazioni immediate e concrete sull’accaduto.

Pd e M5S insorgono

L’opposizione italiana ha subito reagito, con la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5S Giuseppe Conte che hanno chiesto chiarimenti urgenti in Parlamento.

Entrambi hanno denunciato l’aggressione israeliana, chiedendo al governo di agire rapidamente per accertare le responsabilità e fermare l’escalation.

La tensione tra Israele e le forze Unifil rischia di compromettere la missione di pace, ma Crosetto ha chiarito che un eventuale ritiro delle truppe sarà una decisione dell’Onu, non dell’Italia.

L’attacco di Tajani a Israele

La situazione rimane tesa, con Israele che chiede lo spostamento delle basi Unifil di 5 chilometri a nord. Tuttavia, l’Italia non intende accogliere questa richiesta e continua a monitorare da vicino l’evoluzione degli eventi.

Il 10 ottobre anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto parole di fuoco per le azioni di Israele, definendole “inaccettabili”.

crosetto-basi-unifil Fonte foto: ANSA
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