Peng Shuai, tennista cinese scomparsa: Wta pronta allo stop dei tornei
Peng Shuai, il caso dell'ex tennista 35enne cinese scomparsa: Wta pronta a fermare i tornei in Cina
Perdura il mistero attorno alla scomparsa di Peng Shuai, l’ex tennista cinese che il 2 novembre ha denunciato pubblicamente, tramite social, di violenze sessuali l’ex vice premier cinese, Zhang Gaoli. Un’accusa pesantissima seguita dalla sparizione dell’atleta 35enne. Sparizione su cui nelle scorse ore è stato rotto il silenzio. Una mail, a firma Shuai, ha sostenuto che la stessa ex star della racchetta cinese sta bene e si trova nella propria abitazione. Su quel documento, però, c’è più di un dubbio. Lo ha scritto davvero Shuai oppure no?
Peng Shuai, tennista scomparsa: Wta pronta allo stop dei tornei in Cina
“Non sono sparita, né sono in pericolo. Mi sto riposando a casa e tutto va bene. Grazie ancora per esservi presi cura di me- si legge nella lettera diffusa da Cctv- quelle accuse non sono vere”. Questa la mail a firma Shuai. Tanti però non credono che sia effettivamente stata scritta dall’ex tennista. Infatti La Women’s Tennis Association (Wta) è pronta a dare battaglia.
L’associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo ha riferito di essere pronta a fermare tutti i suoi tornei in programma in Cina se non sarà fatta luce sulle sorti di Peng Shuai. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato della Wta, Steve Simon, in un’intervista alla Cnn nella quale ha messo in dubbio lo svolgimento dei dieci eventi in programma in Cina nel 2022 per un valore di decine di milioni di dollari.
“Siamo a un bivio del nostro rapporto con la Cina e della nostra attività laggiù”, ha detto Simon che ha aggiunto: “Ho difficoltà a credere che Peng Shuai abbia effettivamente scritto l’email che abbiamo ricevuto o a credere a ciò che le viene attribuito”. Possiamo fermare “la nostra attività” in Cina e siamo pronti “ad affrontare tutte le complicazioni che ne derivano perché questo è certamente più importante del business”.
Peng Shuai: Amnesty International contro il governo cinese
Anche Amnesty International chiede alla Cina di dimostrare che Peng si trovi al sicuro con prove più consistenti di uno screenshot in cui si vede ancora il cursore al centro di un testo dai toni burocratici, agli antipodi rispetto al primo messaggio di denuncia.
“Il governo cinese ha sistematicamente messo a tacere il movimento #Metoo nel Paese. Dal momento che ha un approccio zero tolleranza alle critiche – ha denunciato la ricercatrice sulla Cina di Amnesty, Doriane Lau – è profondamente preoccupante che Peng Shuai sia scomparsa dopo aver accusato di violenza sessuale un ex alto rappresentante del governo”.
“La recente cosiddetta dichiarazione di Peng che ‘va tutto bene’ non dovrebbe avere valore dal momento che i media cinesi hanno una lunga storia di dichiarazioni forzate o fabbricate”, ha concluso Lau.