Pedofilia nella Chiesa: il report della Cei riporta presunti abusi su 89 vittime fra il 2020 e il 2021
La Conferenza episcopale pubblica il primo report sui presunti casi di pedofilia nella Chiesa: le segnalazioni raccolte parlano di 89 casi in due anni
Quello della pedofilia nella Chiesa è un problema annoso e difficile da scardinare e sul quale, negli ultimi anni, dopo innumerevoli battaglie si è finalmente allentata la morsa dell’omertà. Il primo report della Cei sugli abusi nella Chiesa parla di 89 casi fra il 2020 e il 2021.
- I casi registrati in 30 centri di ascolto
- L'identikit di chi compie abusi nella Chiesa
- A Siracusa un altro presunto caso di pedofilia nella Chiesa
Il documento, intitolato ‘Report sulla rete territoriale di servizi diocesani e interdiocesani per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili’ è il primo del suo genere e riporta i dettagli sulla situazione italiana.
I casi registrati in 30 centri di ascolto
Naturalmente il report non tiene conto dei casi non denunciati, ma offre solo uno spaccato sui casi registrati da 30 centri d’ascolto.
“Nel biennio in esame – si legge nel report – il totale dei contatti registrati da 30 centri di ascolto è stato pari a 86, di cui 38 contatti nel 2020 e 48 nel 2021”.
Di questi 86 casi, 16 casi riguardano gli over 18, 61 casi riguardano la fascia di età 10-18 anni e 12 casi riguardano bambini sotto i 10 anni.
Dal report emerge che le ragazze e le donne si rivolgono ai centri di ascolto leggermente più di ragazzi e uomini (54,7%).
E i contatti “sono avvenuti principalmente via telefono (55,2%) o, in misura inferiore, tramite corrispondenza online (28,1%)”.
Si specifica inoltre che nella maggior parte dei casi il responsabile del Centro è un laico o una laica (77,8%).
E “nella maggior parte dei casi (83,3%), i Centri di ascolto sono supportati da una equipe di esperti”.
L’identikit di chi compie abusi nella Chiesa
Il report mostra poi l’identikit del presunto abusatore: in oltre la metà dei casi si tratta di soggetti adulti, fra i 40 e i 60 anni.
Per quanto riguarda i ruoli, il report specifica che “Il ruolo ecclesiale ricoperto al momento dei fatti è quello di chierici (30), a seguire di laici (23), infine di religiosi (15). Tra i laici emergono i ruoli di insegnante di religione; sagrestano; animatore di oratorio o grest; catechista; responsabile di associazione”.
I luoghi in cui sono avvenuti i presunti abusi sono quasi sempre “luoghi fisici (94,4%), in prevalenza in ambito parrocchiale (33,3%) o nella sede di un movimento o di una associazione (21,4%) o in una casa di formazione o seminario (11,9%)”.
Il Report della Cei è visionabile in due formati: la sintesi per i giornalisti e in versione completa.
A Siracusa un altro presunto caso di pedofilia nella Chiesa
Il report della Conferenza episcopale italiana arriva a poche ore dalla notizia di un altro presunto abuso nella Chiesa cattolica italiana: a Siracusa un giovane ha accusato un prete di averlo violentato per 9 anni.