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Paura su un aereo diretto a Roma: giù per 8mila metri in 10 minuti per un problema. La nota di United Airlines

Un aereo diretto a Roma è sceso giù per 8mila metri in 10 minuti a causa di un problema di pressurizzazione della cabina: la nota di United Airlines

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Imprevisto a bordo di un aereo della United Airlines partito da Newark e diretto a Roma: il volo United Airlines 510 è sceso giù per 8mila metri in 10 minuti ed è stato costretto a invertire la rotta per tornare all’aeroporto del New Jersey.

Cosa è successo

A riportare quanto accaduto nella giornata di mercoledì 13 settembre è il ‘New York Post’: il volo United Airlines 510 non è mai arrivato a Roma dopo che il Boeing 777 ha riportato un problema con la pressurizzazione della cabina, che ha costretto l’aereo a scendere di quota velocemente e il pilota a girare l’aereo che trasportava 270 passeggeri e 14 membri dell’equipaggio.

In base ai dati riportati dal tracker di volo FlightAware, l’aereo è decollato dall’aeroporto internazionale Newark Liberty alle ore 20,37 ed è atterrato in quello stesso aeroporto alle 00,27. La destinazione prevista era, invece, l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino.

Aeroporto NewarkFonte foto: iStock - helivideo

L’aereo è decollato e atterrato all’aeroporto di Newark.

La nota della United Airlines

In una nota, un portavoce della United Airlines ha reso noto che l’ aereo è tornato a Newark “per far fronte a una possibile perdita di pressione in cabina”. Il portavoce ha poi precisato: “Il volo è atterrato in sicurezza e non c’è mai stata alcuna perdita di pressione nella cabina”.

Anche la Federal Aviation Administration ha spiegato che l’aereo ha avuto un “problema di pressurizzazione”, che lo ha spinto a invertire la rotta.

La United Airlines ha comunicato che i viaggiatori diretti in Italia sono poi riusciti a raggiungere la loro destinazione scendendo dal Boeing 777 e volando a bordo di un altro aereo.

Il commento dell’esperto

Gianni Lanza, ex comandante sugli Airbus 320 e istruttore di volo, ha spiegato a ‘Il Messaggero’: “A occhio i passeggeri, quelli che non dormivano, perché era anche notte, hanno avvertito più la larga virata per invertire la rotta che la discesa avvenuta davvero con un rateo molto ‘dolce'”.

Una discesa di quel tipo, ha spiegato l’esperto, “indica che sul velivolo era tutto sotto controllo a parte quel presunto malfunzionamento dell’impianto di pressurizzazione della cabina”.

Ancora Gianni Lanza: “Chi era sveglio si sarà chiesto perché dopo quella virata l’aereo scendeva invece di livellarsi sulla quota di crociera a circa 12 chilometri di altezza. A quel punto, però, il comandante aveva di sicuro già avvisato i passeggeri del cambio di programma”.

L’ex comandante ha spiegato che non è un malfunzionamento frequente: “Sugli aerei di oggi si tratta di circostanze rare e soprattutto affrontabili senza conseguenze per i passeggeri. L’aereo si trovava sul mare e quindi scendere non è stato complicato. Diverso è se magari stai attraversando le Alpi e per scendere verso i 3mila metri devi ‘buttare’ il muso verso Monaco o verso la Pianura Padana”.

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United Airlines Fonte foto: iStock - sainaniritu
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