Paura e malori sul volo Ryanair Torino - Lamezia Terme, comunicazioni interrotte con la torre: cosa è successo
Tanta paura ma nessun danno effettivo per i passeggeri del volo Ryanair che viaggiava da Torino a Lamezia Terme. Le testimonianze
Mercoledì 20 novembre, il volo FR937 di Ryanair, alle ore 8.20 del mattino, è decollato dall’aeroporto di Torino Caselle per dirigersi, così come previsto, a Lamezia Terme, in Calabria. Ma l’atterraggio è avvenuto a Torino, da dove il velivolo non si è mai allontanato, dopo circa mezz’ora di giri a vuoto che hanno causato paura e malori tra i passeggeri.
Caos sul volo Torino – Lamezia Terme
Una tranquilla tratta nazionale, neppure due ore di volo. Eppure il viaggio tra Torino e Lamezia Terme si è trasformato in un’odissea.
Il volo, ha raccontato un passeggero al Corriere, è partito con un quarto d’ora di ritardo, ma è eccezionalmente atterrato con più di un’ora di anticipo.
Perché è atterrato all’aeroporto di Caselle a Torino, lo stesso da cui era decollato appena 32 minuti prima.
Nel frattempo, il mezzo ha continuato a girare a vuoto al di sopra del capoluogo piemontese: “Continuavamo a viaggiare, eppure sullo sfondo continuavamo a vedere la Mole e le Alpi”.
E la paura ha iniziato a salire, mentre nessuna comunicazione – se non quella di allacciare la cintura – è arrivata ai passeggeri da parte dell’equipaggio.
Il racconto dei passeggeri
A raccontare quei 32 minuti di paura è stata, alla testata locale Torino Cronaca, la 31enne Teresa Malagrinò, uno dei circa 180 passeggeri a bordo.
Malagrinò spiega che i problemi sono iniziati fin da subito, a pochi minuti dal decollo, l’aereo “ha iniziato a salire e scendere, sopra e sotto le nuvole”.
Nessuna spiegazione da parte di hostess e capitano: “Dall’equipaggio è arrivata solo l’indicazione di allacciare le cinture”. E, col passare dei minuti, le turbolenze sono peggiorate:
C’erano vuoti d’aria continui e non avevamo i sacchetti. La gente ha cominciato a vomitare per terra. Tanti passeggeri piangevano, altri erano seduti immobili e guardavano fisso davanti a sé.
La spiegazione del pilota Ryanair
Soltanto una volta che l’aereo è atterrato i preoccupati viaggiatori sono venuti a conoscenza della causa dei problemi in volo.
Poco dopo il decollo, sono stati improvvisamente persi i contatti tra la cabina di pilotaggio e la torre di controllo.
A quel punto proseguire il viaggio era impossibile, ma lo era anche rientrare a terra. Così, come da protocollo di sicurezza, il pilota ha continuato a orbitare nella stessa zona aerea fino al riavvio delle comunicazioni.
Il volo è poi ripartito da Torino, con destinazione Lamezia, attorno alle ore 12, ma molti dei passeggeri, ancora sotto shock, si sono rifiutati di tornare a bordo e hanno preferito utilizzare un bus.