Patrizia Mirigliani scarta due donne transgender da Miss Italia: "Non cambierò il regolamento del concorso"
Patrizia Mirigliani esclude la partecipazione delle donne transgender al concorso di bellezza Miss Italia
Niente donne transgender a Miss Italia. Patrizia Mirigliani, patron del concorso di bellezza, risponde alle richieste arrivate dopo la vittoria di Rikkie Valerie Kollé a Miss Paesi Bassi. Il regolamento della manifestazione non cambierà.
- Patrizia Mirigliani non vuole donne transgender a Miss Italia
- La vittoria di Rikkie Kollé a Miss Paesi Bassi
- La polemica su Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura
Patrizia Mirigliani non vuole donne transgender a Miss Italia
In alcune dichiarazioni alla trasmissione ‘Non Stop News di RTL 102.5’, Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, ha espresso la propria opinione sulla partecipazione di donne transgender al concorso di bellezza.
L’organizzatrice ha escluso categoricamente questa possibilità: “Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne”.
Rikkie Kollé, modella transgender vincitrice di Miss Paesi Bassi 2023
L’imprenditrice ha poi continuato: “Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due [donne] transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia”.
La vittoria di Rikkie Kollé a Miss Paesi Bassi
Il dibattito sul tema è stato scatenato dalla vittoria di Rikkie Valerie Kollé a Miss Paesi Bassi. Kollé è infatti una donna transgender, la prima a vincere il concorso di bellezza nederlandese.
Non spetta però a lei il primato di essere la prima persona transgender ad aver raggiunto il successo in una manifestazione di questo tipo. Il record è detenuto da Angela Ponce, che vinse Miss Spagna nel 2018.
La polemica su Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura
L’edizione di quest’anno di Miss Italia è però stata accompagnata da un’altra polemica, quella su Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura.
Il nome della gara svolta a livello locale ha infatti fatto storcere il naso al comitato Bergamo Bene Comune, che sostiene che il concorso di bellezza non abbia nulla a che fare con la cultura e contesta il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo.
Patrizia Mirigliani ha risposto a questa critica: “Dopo lunghe riflessioni, citerei sicuramente la frase di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”, poiché è ricorrente. Inoltre, vorrei affermare che da ben 84 anni, attraverso il concorso, esiste una cultura della bellezza, della moda e dell’identità“.
Ancora da dirimere invece la questione del possibile ritorno del concorso di bellezza nazionale sulla Rai, dopo anni di trasmissione in streaming.