Pasqua verso la svolta storica, Papa Francesco apre alla "data comune": qual è la regola e cosa può cambiare
Papa Francesco ha annunciato che la Chiesa cattolica è "disposta ad accettare una data comune per la Pasqua". Cosa potrebbe cambiare
La Chiesa cattolica “è disposta ad accettare una data comune per la Pasqua“. Lo ha annunciato Papa Francesco nel corso dell’omelia dei Secondi Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, in chiusura della 58esima Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Con questo messaggio, il Pontefice ha comunicato la sua apertura nei confronti di una svolta potenzialmente storica: la cancellazione della differenza tra la data della Pasqua ortodossa e quella cattolica.
- Una data comune per la Pasqua: le parole di Papa Francesco
- Pasqua cattolica e ortodossa, i calendari utilizzati
- I criteri per il calcolo della data
Una data comune per la Pasqua: le parole di Papa Francesco
“Provvidenzialmente, quest’anno, la Pasqua sarà celebrata nello stesso giorno nei calendari gregoriano e giuliano, proprio durante questo anniversario ecumenico”, ha spiegato Papa Francesco durante la celebrazione, tenutasi a Roma nella giornata di sabato 25 gennaio.
Il Santo Padre ha quindi voluto rinnovare l’appello affinché “questa coincidenza serva da richiamo a tutti i cristiani a compiere un passo decisivo verso l’unità, intorno a una data comune per la Pasqua”.
Fonte foto: ANSA
In questo senso, ha aggiunto Bergoglio, “la Chiesa cattolica è disposta ad accettare la data che tutti vogliono fare“.
Pasqua cattolica e ortodossa, i calendari utilizzati
La Pasqua ortodossa, a differenza di quella cattolica e protestante, si basa sul calendario giuliano anziché su quello gregoriano.
Il secondo venne introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, per correggere le discrepanze del calendario giuliano rispetto al ciclo solare (che continua però a essere utilizzato dalla Chiesa ortodossa).
I criteri per il calcolo della data
Entrambe le tradizioni, a ogni modo, si basano sul principio stabilito dal Concilio di Nicea nel 325 d.C., secondo cui la Pasqua è fissata la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera.
Tuttavia, ci sono due differenze chiave:
- Data dell’equinozio di primavera: per i cattolici è fissato al 21 marzo secondo il calendario gregoriano, mentre gli ortodossi considerano il 21 marzo del calendario giuliano, che corrisponde al 3 aprile del calendario gregoriano.
- Osservanza della Pasqua ebraica: la tradizione ortodossa impone che la Pasqua cristiana non cada mai prima della Pasqua ebraica, in quanto il Vangelo riferisce che la resurrezione di Cristo avvenne dopo la Pasqua ebraica.
Tali discrepanze fanno sì che, nella maggior parte degli anni, la Pasqua ortodossa cada dopo quella cattolica, con uno scarto che può arrivare fino a cinque settimane.
