Parroco rapinato in chiesa a Reggio Calabria, c'è un arresto: il colpo nel giorno dell'Epifania
Per una rapina ai danni di un parroco in una chiesa a Reggio Calabria c'è stato un arresto e due fermi per due minorenni che hanno attuato il colpo
Un parroco è stato rapinato in chiesa a Reggio Calabria nel giorno dell’Epifania. Dopo due settimane di indagini, i carabinieri hanno arrestato uno dei tre autori del colpo. Si tratta del palo dell’operazione, l’unico maggiorenne ad aver sottratto del denaro al sacerdote. Gli altri due ladri, minorenni, coloro i quali avevano attuato la rapina, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria.
- Rapina a un parroco a Reggio Calabria: c'è un arresto
- Le indagini dei carabinieri
- La comunità scossa
Rapina a un parroco a Reggio Calabria: c’è un arresto
Sono stati identificati e fermati i tre ladri che hanno attuato una rapina al parroco di Archi Carmine, frazione di Reggio Calabria, nel giorno dell’Epifania.
Due di loro, minorenni, nonché gli autori del gesto sono stati deferiti, mentre il terzo, l’unico maggiorenne, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico. Ha agito da palo, permettendo ai suoi due complici di entrare nella chiesa e di minacciare con un cacciavite il parroco che si è visto costretto a consegnarli i suoi soldi.
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Il luogo dove si è svolta la vicenda
Le indagini dei carabinieri
Terminano così le indagini, condotte dai carabinieri, e atte a neutralizzare un colpo che aveva scosso la comunità del piccolo comune calabrese.
Nel pomeriggio del giorno festivo dello scorso 6 gennaio due giovani, con il volto nascosto e brandendo un cacciavite, si erano introdotti nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo. Qui avevano minacciato il parroco che gli aveva ceduto una piccola somma di denaro che aveva con sé. Quindi i rapinatori si erano messi in fuga, non lasciando tracce dietro di sé.
Dopo aver visionato le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, aver ascoltato le testimonianze delle persone presenti sul luogo e dopo aver svolto tutte le indagini del caso sul territorio, i militari sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda e a identificare i tre rapinatori che ora saranno sottoposti a procedimento penale che si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
La comunità scossa
Per il maggiorenne dei tre, come detto, è scattato l’arresto sotto forma di arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Per i minorenni invece il procedimento è stato ovviamente diverso. I due sono stati deferiti all’autorità giudiziaria dai carabinieri del comando provinciale di Reggio.
Sono state settimane di angoscia per il piccolo comune in provincia di Reggio Calabria, sconvolto da quanto accaduto peraltro in un luogo sacro come la chiesa. A subire la rapina era stato don Danilo Latella che poi aveva raccontato lui stesso quanto successo, parlando di due individui incappucciati che, con la scusa di richiedere un aiuto e generi alimentari, si erano introdotti nell’ufficio parrocchiale. Qui, avevano minacciato il sacerdote e lo avevano tenuto in ostaggio per qualche minuto. Il don era quindi riuscito a fuggire e aveva chiesto aiuto ai carabinieri.
L’intera comunità parrocchiale aveva definito quanto successo come “un evento doloroso e inaccettabile, un duro colpo per Archi” e aveva sottolineato come non fosse possibile tollerare “questo gesto così vile che colpiva un luogo di fede e una persona che vi si dedica con amore e sacrificio”. La domenica successiva, don Danilo aveva anche celebrato una messa di ringraziamento per essere uscito illeso da questa esperienza e per dimostrare il suo apprezzamento per la vicinanza dimostrata dalla comunità.
