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Parroco di Oristano abusato da un pedofilo in seminario a 14 anni racconta le violenze in chat ai suoi fedeli

Un parroco di Oristano ha raccontato via chat ai suoi fedeli di essere stato vittima di abusi quando frequentava il seminario all'età di 14 anni

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Abusi sessuali durante il seminario. La storia arriva da Oristano, in Sardegna, dove don Paolo Contini ha confessato alla comunità dei suoi fedeli di essere stato vittima di abusi quando aveva 14 anni. Il parroco all’epoca dei fatti frequentava il seminario minore dei francescani. Oggi, ha raccontato in chat, è riuscito a raccogliere le prove necessarie a dimostrare le violenze denunciando tutto al suo vescovo.

La confessione nella chat con i fedeli

Lo sfogo del parroco di Oristano è arrivato tramite chat. Don Paolo Contini, infatti, ha comunicato ai suoi fedeli di essere stato vittima di abusi tramite i messaggi con cui stava diffondendo il calendario settimanale delle celebrazioni liturgiche.

A darne notizie è il quotidiano ‘L’Unione Sarda’ che ha riportato alcuni stralci delle frasi scritte dal parroco ai fedeli della comunità cristiana di Abbasanta, Ghilarza e Norbello, in provincia di Oristano.

Abbasanta, in provincia di OristanoFonte foto: Tuttocittà.it
La comunità di Abbasanta, Ghilarza e Norbello a cui il parroco ha confessato gli abusi subiti

Il parroco ha raccontato di aver subito abusi all’età di 14 anni, quando frequentava il seminario minore dei francescani.

Il religioso ha scritto di volersi mettere «a cuore aperto davanti a tutti voi», ha scritto. Per una volta è stato lui a volersi confessare con la comunità che quotidianamente ascolta.

Le prove degli abusi sessuali

La confessione del parroco riguarda una vicenda che lui stesso ha definito «dolorosissima». Si tratta degli abusi sessuali subiti. Il religioso, nella chat con i fedeli, parla di «inaudite violenze» che hanno «turbano il mio cuore in questi due anni».

Seppure i fatti risalgano a quando don Paolo Contini aveva 14 anni, infatti, solo a dicembre del 2021 l’uomo sarebbe venuto in possesso delle prove che dimostrerebbero le violenze.

Così, il parroco di Oristano ha deciso di denunciare il presunto pedofilo al suo vescovo. La sua speranza è che ci sia un esito diverso dalla prima denuncia in seguito alla quale il presunto abusatore sarebbe stato inviato per qualche mese in Terra Santa.

Al suo rientro, però, «la sua diocesi – ha scritto il parroco – lo ha promosso parroco di una parrocchia balneare, dove ogni anno transitano migliaia di bambini».

Il processo e l’amore per la Chiesa di Papa Francesco

Le prove raccolte consentirebbero di aprire un processo penale a carico del presunto pedofilo che dovrebbe iniziare a breve, stando a quanto raccontato da don Paolo Contini.

Il parroco, per quanto potrà essere assorbito dalla vicenda giudiziaria, ha voluto rassicurare la comunità che non farà venire meno il suo impegno nei confronti dei fedeli.

Nella chat, inoltre, il religioso ha precisato che la sua non è «una battaglia contro la Chiesa» che vuole continuare a servire fino al suo ultimo giorno.

Ma ha ammesso che all’interno della Chiesa possono nascere cellule cancerogene. Il riferimento è ai pedofili che, come insegna Papa Francesco, vanno denunciati.

il-parroco-di-oristano-confessa-abusi-sessuali Fonte foto: istockphoto
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