Papa Francesco a Trieste parla anche di politica, il suo appello alla democrazia e il monito sul populismo
Dalla corruzione all'ecologia passando per il populismo e la difesa della democrazia: Francesco dice la sua sullo stato di salute della politica
Papa Francesco conclude la Settimana sociale dei cattolici a Trieste con un appello alla democrazia e un monito sul populismo. Il Pontefice è arrivato alle 7.54 del 7 luglio al centro congressi di Trieste dove è stato accolto da una calorosa ovazione.
- Papa Francesco a Trieste parla di democrazia
- La differenza tra popolo e populismo
- Le parole del Pontefice su corruzione e illegalità
Papa Francesco a Trieste parla di democrazia
Il Pontefice, in sedia a rotelle, ha raggiunto il palco appoggiandosi a un bastone. Il Papa ha iniziato il suo discorso ricordando il legame personale con Trieste, trasmesso dal nonno che aveva combattuto sul Piave durante la Prima Guerra Mondiale.
Ha poi lanciato un appello ai partecipanti, invitandoli a essere “artigiani della democrazia“.
Papa Bergoglio ha partecipato alla Settimana sociale dei cattolici
Come riporta RaiNews, Francesco ha sottolineato l’importanza del contributo dei cattolici alla costruzione dell’ordinamento democratico italiano dopo la Seconda Guerra Mondiale e ha esortato a trarre insegnamento dalla storia per affrontare le sfide attuali.
Il Santo Padre ha espresso preoccupazione per lo stato della democrazia oggi, affermando che essa “non gode di buona salute” e che il bene dell’uomo è in gioco.
La differenza tra popolo e populismo
Francesco ha criticato l’assistenzialismo che nega la dignità delle persone, definendolo “ipocrisia sociale”, e ha avvertito contro l’indifferenza, descrivendola come “un cancro della democrazia“. Francesco ha invitato tutti a sentirsi parte di un progetto comunitario e a non farsi ingannare da soluzioni facili.
Ha ribadito che la democrazia non è una scatola vuota ma deve essere legata ai valori della persona, della fraternità e dell’ecologia integrale.
Ha sottolineato l’importanza della fraternità e del prendersi cura degli altri, richiedendo il coraggio di pensarsi come popolo, termine spesso male interpretato e distinto dal populismo.
Le parole del Pontefice su corruzione e illegalità
Il Papa ha espresso preoccupazione per la bassa affluenza alle urne e ha paragonato la crisi della democrazia a un cuore ferito, evidenziando come la corruzione, l’illegalità e le diverse forme di esclusione sociale colpiscano tutto il corpo sociale.
Ha criticato la cultura dello scarto che esclude i più deboli e rende il potere autoreferenziale.
Solo pochi giorni fa Bergoglio era intervenuto sul dibattito in corso riguardo alla legalizzazione delle droghe leggere, esprimendo la sua contrarietà.