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Papa Francesco "fuori dalla fase critica", cosa manca per sciogliere la prognosi: le ultime dal bollettino

Papa Francesco non è più in fase critica ma il suo quadro resta complesso. Buoni segnali dalle terapie ma in dubbio la sua presenza all'Angelus

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Proseguono i lievi miglioramenti per Papa Francesco, ufficialmente uscito dalla fase critica pur restando in un quadro complesso, come confermato dal Vaticano. Il Pontefice ha iniziato ad alternare le terapie di ventilazione, il che è da considerarsi un buon segno, ma la prognosi resta riservata.

Papa Francesco, l’ultimo bollettino

Il Vaticano dosa le parole, come sempre, ma i piccoli segnali di miglioramento delle condizioni di Papa Francesco consentono di alimentare l’ottimismo.

L’ultimo bollettino, infatti, conferma l’uscita del Papa dal “momento più critico” per tornare allo stato precedente l’ultima grave crisi, descritto comunque come un “quadro complesso”.

papa francesco gemelliFonte foto: ANSA

I fedeli in preghiera per Papa Francesco all’esterno del Policlinico Gemelli di Roma

Dall’ossigeno ad alti flussi alle ventimask

Le condizioni di Papa Francesco mostrano però un’evoluzione positiva, segnata in particolare dall’alleggerimento della terapia con l’ossigeno.

Secondo fonti vaticane, infatti, si è passati a introdurre l’uso di mascherine ad ossigeno (ventimask) in alternanza con la terapia di ossigenazione ad alti flussi, una gestione che è diventata quindi meno invasiva.

“Per la seconda volta non si utilizza il termine condizione critica” si sottolinea dal Vaticano, così come i miglioramenti non sono sufficienti per sciogliere la prognosi.

Papa Francesco all’Angelus?

L’altro segnale positivo è rappresentato dal fatto che il Vaticano, al momento, non chiude le porte a un’eventuale presenza del Santo Padre all’Angelus di domenica 2 marzo.

“È ovvio che al Papa piacerebbe vedere la gente, attendiamo di vedere cosa succederà domenica” è stato chiarito. Un’affermazione che sebbene la preoccupazione dei medici del Gemelli resti alta, denota l’eventualità che nei prossimi giorni possano esserci altri, significativi miglioramenti.

La fisioterapia respiratoria del Papa

Papa Francesco è ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. L’ultimo bollettino ha chiarito che il Santo Padre si sta sottoponendo a fisioterapia respiratoria per recuperare la piena funzionalità polmonare.

La tecnica, nota anche come rieducazione polmonare, è essenziale per il recupero del Papa, aiutando a migliorare la respirazione, eliminare il muco e rafforzare i muscoli coinvolti.

Nel pomeriggio, dopo una nuova sessione di esercizi, il Pontefice si è raccolto in preghiera nella cappella del suo appartamento in ospedale, ha ricevuto l’Eucarestia e ha ripreso le attività lavorative.

Nonostante i segnali positivi, testimoniati anche dalla TAC al torace, i medici mantengono un atteggiamento prudente, con la necessità di attendere altri giorni di stabilità prima di sciogliere la prognosi.

papa francesco Fonte foto: ANSA
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