Papa Francesco e l'annuncio improvviso: "Non sto bene". Non riesce a leggere discorso, ma è solo raffreddore
Papa Francesco ha annunciato, durante un'udienza, che "non sto bene di salute". Quali sono le condizioni di salute del Pontefice
“Non sto bene di salute”. Lunedì 6 novembre Papa Francesco, durante un’udienza, non sarebbe riuscito a leggere un discorso, perché molto affaticato. Dopo i saluti di rito avrebbe spiegato di non sentirsi bene. La notizia si è diffusa immediatamente, ma il portavoce del Pontefice ha minimizzato il tutto spiegando che si tratterebbe solo di “un raffreddore”. Cosa sappiamo sulle condizioni del Papa.
Come sta Papa Francesco
“Buongiorno, saluto tutti voi e vi do il benvenuto. Grazie di questa visita che a me piace tanto ma succede che io non sto bene di salute e per questo preferisco non leggere il discorso, ma darlo a voi e che voi lo portiate”: queste le parole pronunciate dal Papa, secondo l’Ansa, nella prima udienza diffusa in sala stampa vaticana, verosimilmente quella con i Rabbini europei.
Il Pontefice avrebbe pronunciato queste parole con voce molto affaticata, senza proseguire oltre.
Papa Francesco in uno scatto del 2 novembre 2023
Solo un raffreddore
“Papa Francesco ha un po’ di raffreddore e una lunga giornata di udienze. Aveva il desiderio di salutare individualmente i rabbini europei e per questo ha consegnato il discorso. Per il resto le attività del Papa proseguono regolarmente”. Lo ha precisato il portavoce della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, parlando delle condizioni di salute del Pontefice.
Inoltre, l’agenda odierna di Papa Francesco è piena di incontri a livello personale e udienze pubbliche.
Nel pomeriggio è anche previsto l’incontro, in Aula Paolo VI, con 7 mila bambini provenienti da tutto il mondo.
Il discorso consegnato ai rabbini europei
La Parola di Dio “orienta i nostri passi proprio alla ricerca del prossimo, all’accoglienza, alla pazienza; non certo al brusco impeto della vendetta e alla follia dell’odio bellico. Quanto è dunque importante, per noi credenti, essere testimoni di dialogo”. Lo afferma il Papa nel discorso che ha consegnato ai rabbini europei, quello che non è riuscito a leggere per problemi di salute.
E ancora: “Non le armi, non il terrorismo, non la guerra, ma la compassione, la giustizia e il dialogo sono i mezzi adeguati per edificare la pace”.
Papa Francesco ha parlato anche dell’importanza del dialogo ebraico-cristiano e ha concluso: “Per diventare edificatori di pace, siamo chiamati a essere costruttori di dialogo”.
Il Pontefice ha anche condannato le manifestazioni antisemite riesplose dopo l’acuirsi della guerra in Medio Oriente: “Ancora una volta la violenza e la guerra sono divampate in quella Terra che, benedetta dall’Altissimo, sembra continuamente avversata dalle bassezze dell’odio e dal rumore funesto delle armi. E preoccupa il diffondersi di manifestazioni antisemite, che fermamente condanno“.