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Papa Francesco all'ospedale Gemelli per una laparotomia: in cosa consiste l'operazione, intervista all'esperto

Papa Francesco di nuovo ricoverato all'ospedale Gemelli per un’operazione: in cosa consiste la laparotomia alla parete addominale, parla l'esperto

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Papa Francesco è tornato nuovamente in ospedale, questa volta per un intervento chirurgico. Come si legge in una nota ufficiale, Bergoglio si è recato al Policlinico Gemelli mercoledì 7 giugno, per essere sottoposto “in anestesia generale” a un intervento di “laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Fonti vaticane hanno rassicurato sulle condizioni del Santo Padre, spiegando che si tratta di un intervento programmato a seguito di una serie di controlli. Come precisato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, l’operazione “sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”.

Cos’è la laparotomia a cui è sottoposto il Papa

Per Bergoglio è stata programmata una laparotomia alla parete addominale.

Luca Piretta, gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma, spiega a Virgilio Notizie che si tratta di “un intervento chirurgico addominale a cielo aperto. È diverso dalla laparoscopia, perché nel primo caso si indica una tecnica di intervento dell’addome effettuato con un bisturi; nel secondo caso, invece, si utilizzano tre tubicini e di effettua in endoscopia. Questo secondo intervento è naturalmente meno invasivo. Entrambi possono essere utilizzati per diversi motivi, come per l’asportazione di ernie, ulcere o appendice, eccetera”.

Papa FrancescoFonte foto: ANSA
Papa Francesco

Perché Papa Francesco è operato

L’intervento serve a rimuovere un laparocele incarcerato. “È specie di ernia che si forma sulla parete addominale, in particolare su una pregressa cicatrice chirurgica, dove si può creare nel corso del tempo un’ernia, appunto – chiarisce Piretta – Quando il contenuto di questa ernia, che potrebbe essere formata tipicamente da una parte di intestino, si blocca e attorciglia si forma una sorta di nodo intestinale, che può essere molto doloroso e può portare a ulteriori complicazioni”.

“Può accadere, non è così raro, quando si ha una vecchia ferita perché la zona rimane più debole e offre minor resistenza a una pressione dall’interno. Non si chiamano ernie, ma laparoceli proprio perché si creano su una cicatrice dovuta a precedente intervento”, aggiunge Piretta.

Il precedente intervento di Papa Francesco

Per il Pontefice è il terzo ricovero in ospedale negli ultimi due anni e il secondo intervento. A luglio del 2021, infatti, Bergoglio aveva già subito un intervento al colon, effettuato dal chirurgo Sergio Alfieri, con un ricovero che era avvenuto sempre al decimo piano del Policlinico Gemelli, dove c’è l’appartamento riservato ai pontefici che hanno bisogno di cure.

All’epoca Francesco venne operato per una stenosi diverticolare del sigma, con resezione (cioè asportazione) a sinistra di una parte del colon. Il Pontefice ritornò in Vaticano all’esito della Tac negativa che escluse qualunque tipo di complicanza post-operatoria, dopo una degenza di 10 giorni.

Inizialmente era previsto che rimanesse in ospedale solo una settimana, ma una febbre aveva costretto ad allungare la degenza. Il Pontefice tornò in pubblico domenica 11 luglio, affacciandosi per l’Angelus al balconcino del Policlinico universitario, con un viso pallido e un po’ smagrito, voce roca e flebile.

L’infezione respiratoria di marzo

Lo scorso 29 marzo Papa Francesco era stato ricoverato nuovamente al Policlinico Gemelli, a causa di una infezione respiratoria. Si era trattato di una malattia infettiva a carico degli organi e dei tessuti dell’apparato respiratorio, come gola, vie respiratorie o polmoni. Nel caso di Bergoglio si era esclusa una polmonite e che il motivo fosse il Covid-19. In quel caso il Pontefice era rimasto in ospedale una decina di giorni: le dimissioni erano avvenute sabato 1° aprile.

Quanto durerà la degenza del Papa

“La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”, ha spiegato la Sala stampa vaticana. “La durata della degenza dipenderà dal recupero. In genere, la laparoscopia permette un recupero più rapido rispetto alla laparotomia e questo è il motivo per cui negli ultimi 20 anni questo tipo di intervento è privilegiato. Ma non sempre è possibile effettuarla – spiega il gastroenterologo – Spesso si entra in sala operatoria provando la laparoscopia e, se non è possibile, si procede con il taglio con bisturi”. Nel caso di Papa Francesco evidentemente si è preferito procedere programmando un intervento di tipo tradizionale, anche in considerazione dell’età del Pontefice, che il 17 dicembre prossimo compirà 86 anni.

papa-francesco-laparotomia Fonte foto: ANSA
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