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Paolo Cirino Pomicino spara a zero su Giulio Andreotti: "Non capiva niente di politica". Poi sminuisce Meloni

Paolo Cirino Pomicino ha definito incompetente Giulio Andreotti in un'intervista, per poi attaccare Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia

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Giulio Andreotti non capiva niente di politica: parola di Paolo Cirino Pomicino, un grande protagonista della Prima Repubblica che non ha lesinato commenti anche sul presente dell’Italia in una recente intervista. Le parole di Cirino Pomicino fanno discutere: si passa dal famoso “bacio” fra Andreotti e il boss Totò Riina, alla politica attuale, con parole non certo al miele sia per Giorgia Meloni che per Fratelli d’Italia.

Le parole di Paolo Cirino Pomicino su Giulio Andreotti

Tanti i temi toccati da Paolo Cirino Pomicino nell’intervista che ha di recente rilasciato Corriere della Sera. L’ex parlamentare ha sorpreso, in particolare, per le sue affermazioni su Giulio Andreotti, in netta contrapposizione con quella che è stata la tipica narrazione della sua carriera.

Nell’intervista si discute di potere e di comando. “Dirò una cosa che darà un dispiacere ai suoi tanti detrattori” ha esordito Paolo Cirino Pomicino. “Andreotti aveva un grande senso dello Stato ed è stato un grandissimo statista. Ma di politica non ci capiva nulla.

giulio andreotti paolo cirino pomicino giorgia meloniFonte foto: ANSA

Giulio Andreotti e Paolo Cirino Pomicino a un congresso della Dc

Nell’ascesa del “Divo Giulio”, infatti, l’ex parlamentare si è attribuito qualche merito. “Prima che arrivassi io, nella Dc la corrente andreottiana pesava il 5%. C’era giusto nel Lazio e in Sicilia. Poi ci fu l’allargamento alle altre regioni d’Italia, arrivammo noi giovani”.

I rapporti fra la Dc e la mafia

Dopo averlo sminuito, ad ogni modo l’ex parlamentare ha scagionato Andreotti da una delle più note accuse: il bacio con Totò Riina.

“Bacio e Andreotti non possono stare nella stessa frase: se solo gli stringevi la mano, la ritraeva schifato. Figuriamoci un bacio” ha commentato.

“La mafia era nemica di quella Dc” ha poi aggiunto. “Alla fine degli anni Ottanta, un giorno che avevo appuntamento con Andreotti, vidi coi miei occhi uscire dal suo studio due persone assieme: erano Salvo Lima e Giovanni Falcone“.

Paolo Cirino Pomicino su Giorgia Meloni

Per Paolo Cirino Pomicino la storia non è cambiata: chi sembra al vertice, in realtà non lo è. “Ma che deve comandare? Comanda la finanza” ha affermato, parlando del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Poi l’attacco diretto alla premier: “Chi toglie la libertà al Parlamento prima o poi la toglie anche al Paese. Come fece Mussolini”.

In merito all’ipotesi che, una volta salita al potere, Meloni sia diventata più moderata, si è infine mostrato scettico producendosi in una frase sibillina: “Una volta si diceva ‘gratta il cosacco e troverai il russo’. Qua gratti i Fratelli d’Italia e trovi i post-fascisti”.

paolo cirino pomicino giulio andreotti giorgia meloni Fonte foto: ANSA
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