Paola Frassinetti e il post sul "Fascismo immenso e rosso", la versione della sottosegretaria FdI
Polemiche per un post sul fascismo della sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti, la replica della deputata di Fratelli d'Italia
Bufera sulla parlamentare Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione di Fratelli d’Italia, che in un post sui social fa riferimento al “fascismo immenso e rosso”, citando lo scrittore francese Robert Brasillach che collaborò con i nazisti. Il tutto nel giorno dell’anniversario della marcia fascista su Roma. La sinistra ne chiede le dimissioni, lei parla di una “battuta infelice”.
- Il post sul "Fascismo immenso e rosso" di Paola Frassinetti
- La sinistra chiede le dimissioni
- La replica della sottosegretaria FdI
Il post sul “Fascismo immenso e rosso” di Paola Frassinetti
Tutto è nato con un post su Facebook a tema calcistico. Il 28 ottobre Paola Frassinetti posta sulla sua pagina una foto del gol di Mark Hateley in un derby Milan-Inter di 40 anni fa.
“28 ottobre 1984… e chiamale se vuoi emozioni…”, con un cuoricino rosso e uno nero, scrive la deputata FdI, tifosa rossonera.
Nei commenti però c’è chi fa notare che il 28 ottobre è il giorno della marcia su Roma: “Il 28 ottobre è un’altra roba! È il cuore nero senza il rosso”, scrive un utente.
E Frassinetti replica così: “Fascismo immenso e rosso diceva Brasillach“.
Il riferimento è a Robert Brasillach, giornalista e scrittore francese che venne giustiziato nel 1945 perché accusato di collaborazionismo con i nazisti durante il regime di Vichy.
Una sua celebre frase, datata 1941, recita: “Bisogna risolvere il problema ebraico, perché l’ebreo è lo straniero, è il nemico che ci ha spinti alla guerra ed è quindi giusto che paghi”.
La sinistra chiede le dimissioni
“Paola Frassinetti è da due anni sottosegretaria al Ministero dell’istruzione e del merito. Può continuare a ricoprire tale incarico una che esalta la Marcia su Roma e uno scrittore filonazista che aiutava i nazisti a catturare gli ebrei? Direi proprio di no. Assolutamente no”. Lo scrive su X il senatore del Pd Dario Parrini.
Linea ribadita anche dai senatori del Pd della Commissione Istruzione e Cultura Cecilia D’Elia, Andrea Crisanti, Enza Rando e Francesco Verducci: “Può un grande paese come l’Italia avere una sottosegretaria all’istruzione palesemente e orgogliosamente fascista? Per noi la risposta è no”.
“Paola Frassinetti si è posta fuori dallo spirito e dalla lettera della Costituzione, inneggiando alla marcia su Roma con le parole di uno scrittore filonazista e antisemita. Questo comportamento è inqualificabile e, per una sottosegretaria di Stato, proibito: tragga le giuste conseguenze e lasci il suo incarico“. Così la capogruppo di Avs Luana Zanella.
La replica della sottosegretaria FdI
Dopo le polemiche e dopo aver cancellato il post, Paola Frassinetti replica così all’Adnkronos: “Il mio era un post calcistico e nei commenti rispondo con una battuta, probabilmente infelice“.
“Per parlare del colore rosso – dice – cito una frase di questo autore. Non ho festeggiato nessun 28 ottobre, ho solo ricordato un gol storico. Ci rido su, mi sembra che sia una tempesta in un bicchiere d’acqua”.
“Le intenzioni – conclude – vanno guardate bene. Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non volevo”. “Sicuramente ammetto che l’autore è controverso, non è che lo esalto”, aggiunge.
Storica esponente di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti non ha mai nascosto le sue tendenze nostalgiche.
L’episodio più eclatante degli ultimi anni risale al 25 aprile 2017, giorno della Liberazione, quando aveva sfidato il divieto imposto dalle forze dell’ordine andando a omaggiare i caduti della Repubblica di Salò e i volontari italiani delle Ss sepolti nel cimitero Maggiore di Milano.
All’epoca era vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile scuola del partito guidato da Giorgia Meloni.